Il governo brasiliano, guidato dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva, ha ufficialmente risposto al Rappresentante per il commercio degli Stati Uniti (USTR), esprimendo preoccupazione per l’indagine commerciale avviata nei confronti del Brasile ai sensi dell’articolo 301 del Trade Act del 1974. Questa comunicazione, firmata dal ministro degli Esteri Mauro Vieira, sottolinea come tali misure unilaterali possano compromettere le relazioni diplomatiche tra i due Paesi.
Richiesta di dialogo costruttivo
Il governo brasiliano ha esortato l’USTR a riconsiderare l’indagine e a intraprendere un dialogo costruttivo. Nella nota ufficiale, il ministero degli Affari esteri ha dichiarato: “Le misure unilaterali ai sensi dell’articolo 301 possono indebolire il sistema commerciale multilaterale e portare a conseguenze negative per le relazioni bilaterali”. Il Brasile ha ribadito la sua disponibilità a consultazioni e ha sottolineato l’importanza di affrontare le questioni commerciali attraverso mezzi cooperativi e legali.
Dettagli sull’indagine commerciale
L’indagine, annunciata il 15 luglio 2025, riguarda una serie di temi rilevanti per il commercio tra Stati Uniti e Brasile. Tra gli argomenti in esame ci sono il commercio digitale, le tariffe preferenziali, la protezione della proprietà intellettuale, l’accesso al mercato dell’etanolo, l’applicazione delle leggi anticorruzione e le questioni legate alla deforestazione. Questa ampia gamma di temi evidenzia le complessità delle relazioni commerciali tra i due Paesi e la necessità di un approccio bilaterale per affrontare le problematiche emerse.
La situazione attuale rappresenta un momento cruciale per il Brasile, che cerca di mantenere un dialogo aperto e costruttivo con gli Stati Uniti, nonostante le sfide presentate dall’indagine commerciale. La risposta del governo brasiliano riflette un tentativo di mitigare le tensioni e di promuovere la cooperazione nel campo commerciale, fondamentale per il futuro delle relazioni tra le due nazioni.
