Il ministro degli Esteri svizzero, Ignazio Cassis, ha recentemente chiarito le procedure riguardanti l’immunità per le persone soggette a mandati di arresto internazionale che si recano in Svizzera per partecipare a eventi ufficiali. Durante una conferenza stampa tenutasi il 10 maggio 2025, Cassis ha specificato che l’immunità può essere concessa solo a chi si presenta per una conferenza di pace, escludendo motivi di natura privata. Questa dichiarazione è stata fatta in risposta a domande riguardanti la possibile presenza del presidente russo, Vladimir Putin, a colloqui di pace a Ginevra con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Procedure e ruolo della svizzera
Cassis ha affermato che la Svizzera è pronta a seguire le procedure stabilite e ha sottolineato l’importanza del ruolo del paese come sede di dialogo e diplomazia. “Siamo in grado di avviare la procedura anche in serata, senza necessità di ulteriori chiarimenti”, ha dichiarato il ministro. Il suo intervento evidenzia la tradizione umanitaria e diplomatica della Svizzera, che le consente di ospitare incontri internazionali significativi.
Incontri internazionali a ginevra
Il 10 luglio 2025, Ginevra ha già ospitato un incontro dell’Unione parlamentare internazionale, in cui i presidenti dei parlamenti hanno discusso questioni di rilevanza globale. Cassis ha ricordato che, per accogliere il presidente della Duma, il Parlamento russo, è stato necessario effettuare consultazioni con i paesi limitrofi, ma l’operazione si è svolta senza intoppi. “Abbiamo un ruolo riconosciuto a livello internazionale e la capacità di garantire la sicurezza per eventi di tale portata”, ha aggiunto Cassis, sottolineando l’efficienza della Svizzera nel gestire situazioni delicate.
Disponibilità al dialogo e complessità della situazione
Il ministro ha concluso affermando che la decisione finale riguardo al luogo più appropriato per i colloqui spetta ai leader mondiali, ma ha ribadito la disponibilità della Svizzera a facilitare il dialogo e la pace. La situazione attuale, con Putin sotto mandato di arresto internazionale da parte della Corte penale internazionale, aggiunge un ulteriore livello di complessità alla questione. La Svizzera, tuttavia, si è dimostrata pronta a svolgere un ruolo attivo nella diplomazia internazionale, mantenendo il suo impegno verso la pace e la sicurezza globale.
