La scorsa notte, la Russia ha eseguito un attacco aereo di grande intensità contro l’Ucraina, segnando l’operazione più massiccia dal 31 luglio. Questa notizia è stata riportata dalla CNN, che ha fornito dettagli sui dati raccolti. Durante l’operazione, le forze russe hanno impiegato oltre 270 droni e cinque missili balistici Iskander-M, lanciati dalle regioni di Rostov e Voronezh, oltre che dalla Crimea, attualmente sotto occupazione russa. A supporto dell’attacco, sono stati utilizzati anche cinque missili X-101, lanciati da aerei strategici che operavano sopra il Mar Caspio. Le difese aeree ucraine hanno risposto abbattendo due missili Iskander-M e quattro X-101.
Attacco e reazione delle difese ucraine
Nella stessa notte, le forze russe hanno colpito l’Ucraina mentre a Washington si svolgevano incontri tra Donald Trump, Volodymyr Zelensky e i leader europei. Secondo quanto comunicato dall’Aeronautica militare di Kiev tramite Telegram, l’attacco ha comportato l’uso di 10 missili e 270 droni, tra cui i droni kamikaze Shahed. Le difese aeree ucraine hanno avuto un ruolo cruciale, riuscendo a neutralizzare sei missili e 230 droni grazie a sistemi di guerra elettronica. L’operazione ha visto l’intercettazione di quattro missili e 40 droni in 16 località diverse, con i resti dei velivoli abbattuti che sono caduti in tre aree distinte.
Tensioni crescenti nel conflitto
Le tensioni tra Russia e Ucraina continuano a crescere, con attacchi sempre più frequenti e intensi, mentre la comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evoluzione del conflitto.
