L’ex presidente della Bolivia, Evo Morales, che ha ricoperto la carica per tre mandati consecutivi dal 2006 al 2019, ha espresso incertezze riguardo al suo futuro politico in un contesto di crescente tensione. Con le imminenti elezioni al ballottaggio, teme per la sua sicurezza a causa delle minacce di arresto provenienti dai candidati presidenziali di destra, i quali potrebbero segnare la fine di un’era di governo di sinistra durata due decenni.
“Non so cosa farò”, ha dichiarato Morales in un’intervista all’agenzia di stampa AP, evidenziando la sua vulnerabilità in questo momento critico. L’ex presidente ha descritto la sua situazione attuale, dicendo di essere “nel mirino dell’impero della destra”, e ha trascorso mesi nella sua roccaforte nel Chapare, una regione tropicale, sotto la protezione dei suoi più fidati sostenitori.
Il voto annullato e l’incontro con i sostenitori
Nella giornata di ieri, Morales ha reso noto di aver annullato il suo voto, una decisione che sottolinea la sua posizione di fronte alla crescente pressione politica. Questo gesto è stato accompagnato dall’annuncio di un incontro nazionale che si terrà mercoledì nel Tropico di Cochabamba. Qui, l’ex leader dei coltivatori di coca intende riunire i suoi sostenitori per discutere i risultati delle elezioni e le prossime mosse strategiche.
Il Tropico di Cochabamba rappresenta il fulcro della sua attività politica e sindacale, un’area dove Morales ha costruito la sua base di potere e dove continua a mantenere un forte supporto tra i coltivatori di coca. La riunione è vista come un’opportunità per consolidare le forze e riflettere sulle sfide future, in un momento in cui la sua leadership è messa a dura prova.
Morales si trova quindi a un bivio cruciale, con il suo futuro politico e personale che dipende dall’esito delle elezioni e dalla reazione dei suoi avversari. La situazione resta tesa e incerta, mentre il paese si prepara a vivere un periodo di cambiamenti significativi.