Stellantis ha ufficialmente aperto oggi, 10 gennaio 2025, il suo primo Centro di smontaggio veicolare denominato “Circolare Componenti Auto” a Osasco, nello Stato di San Paolo. Questo progetto ha richiesto un investimento di 2,06 milioni di euro, pari a 13 milioni di reais, e rappresenta un passo significativo nella strategia globale di decarbonizzazione del gruppo.
L’inaugurazione di questo centro segna un traguardo importante, poiché Stellantis diventa la prima azienda automobilistica in Sud America a disporre di un impianto industriale dedicato al riutilizzo dei veicoli a fine vita o incidentati. L’iniziativa mira a promuovere un’economia circolare, creando circa 150 posti di lavoro e consentendo di smontare fino a 8.000 veicoli all’anno. Secondo le stime aziendali, questa attività permetterà di ridurre l’emissione di circa 30.000 tonnellate di CO₂ all’anno, grazie al recupero e alla reimmissione sul mercato dei componenti.
Il ruolo strategico dell’economia circolare
Emanuele Cappellano, presidente di Stellantis per il Sud America, ha sottolineato l’importanza dell’economia circolare per l’azienda, affermando che è fondamentale per promuovere innovazione, sostenibilità ed efficienza in tutta la filiera automobilistica. Cappellano ha dichiarato: “Seguendo la logica dei 4R – Rimanifattura, Riparazione, Riutilizzo e Riciclaggio – puntiamo a estendere la vita dei prodotti, ridurre gli sprechi e reintegrare i materiali nel ciclo produttivo”. Questo approccio evidenzia l’impegno di Stellantis nel ridurre l’impatto ambientale e nel contribuire a una maggiore sostenibilità nel settore automobilistico.
Il processo di smontaggio e riutilizzo
I veicoli destinati al centro arrivano attraverso aste e vengono classificati come perdita totale o fine vita. Una volta giunti al centro, i veicoli subiscono un processo di decontaminazione, durante il quale vengono rimossi oli e carburanti. Successivamente, le auto vengono trasferite alla linea di smontaggio, dove i tecnici specializzati selezionano i pezzi riutilizzabili. Questi componenti vengono poi puliti utilizzando prodotti biodegradabili e dotati di un’etichetta di tracciabilità emessa dalla Motorizzazione (Detran).
I componenti recuperati saranno commercializzati attraverso il Centro e il negozio ufficiale su Mercado Livre, oltre a un nuovo e-commerce dedicato. Paulo Solti, vicepresidente ricambi e servizi per il Sud America, ha dichiarato: “Oggi riusciamo a dare una destinazione corretta al 100% dei materiali, dai fluidi ai metalli come acciaio, alluminio e rame“. È interessante notare che il centro di Osasco rappresenta il secondo impianto di smontaggio Stellantis a livello mondiale, dopo quello di Mirafiori, in Italia.
L’apertura di questo centro rappresenta un passo avanti significativo per Stellantis e per il settore automobilistico in Sud America, promuovendo pratiche più sostenibili e contribuendo alla lotta contro il cambiamento climatico.
