Un uomo di 62 anni è stato ricoverato all’ospedale di Teramo il 14 febbraio 2025, dopo aver contratto il virus della West Nile a Frosinone. Il paziente è giunto in ospedale con sintomi evidenti, tra cui febbre persistente, astenia e artromialgie, e attualmente si trova nel reparto di Malattie Infettive del nosocomio ‘Mazzini’ in condizioni protette.
Intervento della asl
Il direttore generale della ASL di Teramo, Maurizio Di Giosia, ha confermato che il paziente, già sintomatico al momento dell’arrivo in provincia di Teramo, è stato immediatamente accolto nel presidio sanitario. Di Giosia ha sottolineato l’importanza di non generare panico, evidenziando che il contagio si è verificato in un’altra località. “Siamo pronti ad attuare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza della comunità”, ha dichiarato. La risposta della ASL è stata rapida, grazie alla cooperazione tra il reparto di Malattie Infettive, guidato da Antonella D’Alonzo, e i servizi di Immunoematologia Trasfusionale e Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica, diretti rispettivamente da Sofia Chiatamone Ranieri e Marina Danese.
Risposta della regione
L’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, ha aggiunto che sia la Regione che la ASL stanno fornendo una risposta sanitaria tempestiva e completa, simile a quella adottata per affrontare le emergenze legate al Covid-19, alla dengue e al vaiolo delle scimmie. Verì ha evidenziato che il caso attuale rappresenta il primo episodio di West Nile gestito in Abruzzo, un evento che segue l’attivazione, nel 2020, di un tavolo interistituzionale per il monitoraggio e la sorveglianza delle malattie correlate all’arbovirosi. Questo piano è stato implementato per garantire una risposta efficace a potenziali focolai di infezione nella regione.
