L’Esercito Popolare di Liberazione della Cina ha recentemente preso provvedimenti contro il cacciatorpediniere americano Higgins, accusato di essere entrato “illegalmente” nelle acque territoriali di Huangyan Dao, nel Mar Cinese Meridionale. Questo episodio si è verificato il 12 marzo 2025, in un’area nota internazionalmente come le Secche di Scarborough, oggetto di contesa tra Pechino e Manila da diversi anni.
Le dichiarazioni ufficiali
He Tiecheng, portavoce della Marina del Comando del Teatro Meridionale, ha comunicato che le forze armate cinesi hanno attivato unità per rintracciare e monitorare il cacciatorpediniere statunitense. Secondo quanto riportato, la nave è stata espulsa dalle acque territoriali cinesi in quanto il suo ingresso non era stato autorizzato dal governo di Pechino. In una nota ufficiale, si afferma che le azioni degli Stati Uniti hanno “gravemente violato” la sovranità cinese, minando la pace e la stabilità nella regione del Mar Cinese Meridionale e contravvenendo al diritto internazionale e alle norme fondamentali delle relazioni internazionali.
Il portavoce ha anche sottolineato che le forze navali cinesi rimangono “in stato di massima allerta” per garantire la difesa della sovranità nazionale e la sicurezza del paese, nonché per preservare la pace e la stabilità dell’area. Questo avvertimento rappresenta un chiaro segnale della determinazione di Pechino a mantenere il controllo sulle acque contese.
Il contesto della disputa
La situazione nel Mar Cinese Meridionale è caratterizzata da tensioni crescenti, con diverse nazioni che rivendicano diritti su aree strategiche. Huangyan Dao, noto anche come Scarborough Shoal, è al centro di una disputa tra la Cina e le Filippine, con Manila che ha cercato di affermare la propria sovranità sull’area. Le rivendicazioni cinesi, che si estendono su gran parte del Mar Cinese Meridionale, sono state oggetto di critiche da parte della comunità internazionale, che ha invitato Pechino a rispettare le norme internazionali.
L’incidente del cacciatorpediniere Higgins non è isolato, poiché gli Stati Uniti hanno spesso effettuato operazioni di libertà di navigazione nella regione, contestando le rivendicazioni cinesi. Queste operazioni sono viste da Pechino come provocazioni che minacciano la sicurezza nazionale e la stabilità regionale. La risposta cinese, quindi, riflette un approccio assertivo nella difesa dei propri interessi marittimi.
La tensione tra Stati Uniti e Cina nel Mar Cinese Meridionale continua a rappresentare una delle sfide più significative per la sicurezza e la stabilità nella regione, con il rischio di ulteriori escalation in futuro. La situazione richiede un’attenzione costante da parte della comunità internazionale, poiché gli sviluppi potrebbero avere ripercussioni ben oltre le acque contese.
