Le attuali ondate di **caldo estremo** stanno causando un aumento delle **temperature marine** in tutto il pianeta. Questo fenomeno ha ripercussioni significative su eventi **meteorologici estremi**, come **tempeste** e **uragani**, e sta influenzando in modo particolare il Mediterraneo. Qui, la presenza di **specie aliene** e le **alterazioni** nei **regimi idrici** dei fiumi stanno avendo un impatto devastante sulla **biodiversità**, sia marina che fluviale. Tra i luoghi più colpiti c’è la Grande barriera corallina australiana, un sito patrimonio dell’umanità da oltre 40 anni, oggi in grave pericolo a causa di queste **condizioni climatiche avverse**.
Il grave sbiancamento della grande barriera corallina australiana
La Grande barriera corallina, che si estende per 2.300 km e rappresenta la più grande struttura vivente del mondo, sta subendo **danni senza precedenti**. Negli ultimi anni, e in modo particolare nell’ultimo, eventi di **sbiancamento** hanno colpito vaste aree, trasformando i **coralli** da un brillante rosso a un bianco desolante. Questo fenomeno è descritto come un vero e proprio **incendio sottomarino**.
Il Australian Institute of Marine Science (AIMS) ha documentato che questo è il più ampio **sbiancamento di coralli** mai registrato. Tra le **cause principali** ci sono i **cicloni tropicali** e l’invasione di stelle marine corona di spine, che si nutrono di coralli. Tuttavia, il fattore predominante è lo stress termico causato dai **cambiamenti climatici**. Anche la barriera corallina di **Ningaloo**, situata sulla costa occidentale dell’Australia, ha subito la stessa sorte, con entrambi i **sistemi corallini** che hanno sbiancato simultaneamente per la prima volta.
Il corallo e il suo ruolo nell’ecosistema marino
Il **corallo**, noto come l’**architetto del mare**, è fondamentale per la salute degli **ecosistemi marini**. Questo organismo costruisce strutture complesse che ospitano circa il **25% delle specie marine**. Tuttavia, quando il corallo è sottoposto a **stress termico**, diventa bianco, segnale di sofferenza. Se le **temperature** superano di 1 °C il limite tollerabile per due mesi, il corallo è destinato a morire. Anche un incremento di 2 °C può portare a una sopravvivenza limitata di circa un mese.
Secondo l’ultima indagine dell’AIMS, le Acropore sono le **specie di corallo** più vulnerabili, poiché sono sensibili allo **stress termico** e rappresentano il cibo preferito delle **stelle marine corona di spine**. Il Dr. Mike Emslie, responsabile della ricerca presso l’AIMS, ha dichiarato che questi coralli, essendo i più rapidi a crescere, sono anche i primi a scomparire.
Una fotografia scattata nel 2024 mostra **Anne Hoggett** mentre ispeziona i coralli **sbiancati** e **morti** intorno a **Lizard Island**, a circa 270 chilometri a nord di **Cairns**. Anche l’anno scorso, la Grande barriera corallina era già considerata in gravi difficoltà a causa di un evento di **sbiancamento senza precedenti**.
Le iniziative del governo australiano per proteggere la barriera corallina
Per contrastare il **deterioramento del corallo**, il governo australiano ha avviato un programma di controllo delle stelle marine corona di spine, note anche come COTS. Questi **predatori**, la cui popolazione è aumentata notevolmente dagli anni ’60, sono stati favoriti dall’**inquinamento**, in particolare dai **fertilizzanti chimici** che alimentano il **fitoplancton**, di cui si nutrono. La **pesca eccessiva** ha inoltre ridotto i **predatori naturali** delle COTS, aggravando ulteriormente la situazione.
Richard Leck, rappresentante del **WWF**, ha sottolineato che alcune **barriere coralline** a livello globale sono già compromesse in modo irreversibile. La Grande barriera corallina potrebbe trovarsi di fronte a un destino simile se non si intraprendono **misure decisive** e rapide per affrontare il **cambiamento climatico**.
