Ue, altri 1,6 miliardi di euro da fondi russi congelati per Kiev

Marianna Perrone

Agosto 11, 2025

La Commissione Europea ha annunciato che l’Unione Europea ha ricevuto un’importante somma di 1,6 miliardi di euro derivanti dai profitti straordinari generati dagli interessi sugli asset congelati della Banca Centrale Russa. Questo trasferimento, avvenuto nel mese di aprile 2025, rappresenta il terzo versamento dall’inizio di questa iniziativa, dopo la prima tranche di 1,5 miliardi di euro ricevuta a luglio 2024 e la seconda, che ha ammontato a 2,1 miliardi di euro, effettuata nel mese di aprile 2025.

Utilizzo dei fondi per sostenere l’ucraina

Bruxelles ha sottolineato che, nonostante gli asset rimangano congelati, gli interessi generati sui saldi in contante possono essere utilizzati per fornire supporto finanziario all’Ucraina. I proventi relativi al primo semestre del 2025 saranno destinati principalmente a due scopi. Il 95% dell’importo sarà allocato all’Ukraine Loan Cooperation Mechanism, un fondo progettato per assistere Kiev nel rimborso di prestiti provenienti dall’Unione Europea e dal G7, che possono arrivare fino a 45 miliardi di euro. Il restante 5% sarà utilizzato per l’European Peace Facility, destinato a soddisfare le necessità militari dell’Ucraina.

Questa iniziativa è parte di un impegno più ampio da parte dell’Unione Europea per fornire assistenza economica e militare all’Ucraina, in un contesto di conflitto prolungato con la Russia. L’Unione Europea ha dimostrato, attraverso queste azioni, un forte sostegno a Kiev, mirando non solo a garantire la stabilità economica del paese, ma anche a rafforzare la sua capacità di difesa.

Il contesto degli asset congelati

Gli asset congelati della Banca Centrale Russa sono stati oggetto di misure restrittive imposte dall’Unione Europea in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, avvenuta nel febbraio 2022. Queste misure hanno portato a una significativa limitazione dell’accesso della Russia ai mercati finanziari internazionali e hanno avuto come obiettivo quello di esercitare pressione economica sul governo russo.

Il congelamento di tali asset ha suscitato dibattiti riguardo alla possibilità di utilizzare i fondi per sostenere l’Ucraina, dato che il conflitto ha avuto un impatto devastante sull’economia e sulla popolazione ucraina. L’Unione Europea continua a esplorare modalità per garantire che i proventi derivanti da questi asset possano essere utilizzati a favore di Kiev, mantenendo al contempo la pressione economica su Mosca.

Il trasferimento di fondi rappresenta un passo significativo nel rafforzare il supporto dell’Unione Europea all’Ucraina, evidenziando l’importanza della cooperazione internazionale nella gestione delle crisi e nel sostegno ai paesi in difficoltà.

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