Durante un recente evento di raccolta fondi, tenutosi nelle ultime settimane presso il suo club di golf nel New Jersey, l’ex presidente Donald Trump ha espresso la sua disponibilità a collaborare con alcuni investitori del settore della cannabis. Tra questi, spicca Kim Rivers, CEO di Trulieve, una delle principali aziende nel mercato della marijuana. Rivers ha esortato Trump a considerare un ampliamento della ricerca sulla cannabis per uso terapeutico.
Dialogo e azioni nel settore della cannabis
Nonostante la sua apertura al dialogo, dall’inizio del suo mandato alla Casa Bianca, Trump non ha intrapreso azioni significative a favore dell’industria della cannabis. Questa situazione ha portato il settore a adottare strategie sempre più incisive per farsi sentire. Tra le iniziative intraprese, vi è stata la richiesta al sondaggista del presidente, Tony Fabrizio, di condurre un’indagine tra i repubblicani. L’obiettivo è dimostrare che anche i membri del partito conservatore sono favorevoli a una riclassificazione della marijuana, considerandola una sostanza “meno pericolosa”.
Evoluzione della posizione di Trump
Questa evoluzione nella posizione di Trump e il crescente interesse per la cannabis terapeutica potrebbero segnare un cambiamento significativo nel panorama politico e legislativo riguardante la marijuana negli Stati Uniti.
