Nel pomeriggio del 16 ottobre 2025, si svolgerà una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per discutere del piano di controllo di Israele su Gaza. Questo incontro si inserisce in un contesto di crescente tensione nella regione, mentre il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, terrà una conferenza stampa nello stesso pomeriggio per fornire aggiornamenti sulla situazione.
Le notizie provenienti da Gaza sono allarmanti. Fonti ospedaliere segnalano che, a partire dall’alba di oggi, almeno 17 civili sono stati uccisi a causa dei bombardamenti dell’esercito israeliano (IDF) in varie aree della Striscia. Tra le vittime, si contano 11 persone che si trovavano in attesa di aiuti umanitari nel centro e nel sud del territorio. Il ministero della Salute di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha comunicato che negli ultimi 24 ore gli ospedali hanno registrato cinque nuovi decessi legati a fame e malnutrizione, inclusi due bambini. Questo porta il bilancio totale delle vittime dovute a queste cause a 217 dall’inizio delle ostilità , di cui 100 sono bambini.
Famiglie degli ostaggi a Tel Aviv indicono uno sciopero generale domenica
In Israele, gruppi rappresentativi delle famiglie degli ostaggi, dei soldati uccisi e delle vittime del massacro di Hamas avvenuto il 7 ottobre hanno annunciato uno sciopero generale per domenica prossima. Questa azione è una protesta contro la guerra e il piano del governo israeliano di conquistare Gaza City. Reut Recht-Edri, che ha perso il figlio Ido Edri durante l’attacco di Hamas al festival musicale Nova, ha dichiarato in una conferenza stampa a Tel Aviv: “Domenica ci fermeremo tutti e diremo: ‘Basta, fermate la guerra, restituite gli ostaggi’. Spetta a voi farlo”. La notizia è stata riportata dal Times of Israel.
Smotrich: ‘Ho perso la fiducia che Netanyahu riesca a vincere’
Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, esponente di estrema destra, ha espresso il suo scetticismo riguardo alla capacità del primo ministro Netanyahu di guidare l’esercito verso la vittoria. In un’intervista a Ynet, Smotrich ha affermato di aver “perso la fiducia che Netanyahu possa e voglia condurre l’IDF alla vittoria”. Nonostante le sue riserve, ha chiarito di non avere intenzione di dimettersi dal suo incarico. “Ho appoggiato anche decisioni che ritenevo meno corrette e sono rimasto al governo”, ha spiegato. Ha poi rivolto un appello a Netanyahu, esortandolo a cambiare strategia: “Riconvochi il governo e annunci chiaramente che non ci saranno più soste intermedie. Questa volta puntiamo a una vittoria chiara che porti alla resa totale di Hamas e al ritorno di tutti gli ostaggi”.
Wilders sente Netanyahu: ‘La sua lotta contro Hamas è la nostra’
Il leader dell’ultradestra olandese, Geert Wilders, ha recentemente avuto un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano. Wilders ha dichiarato: “Ho detto a Netanyahu che, al di là delle critiche di politici deboli e media di parte, ci sono milioni di persone in Europa che sostengono le sue coraggiose azioni per liberare Israele e Gaza dai terroristi di Hamas”. Ha aggiunto che “la sua lotta è la nostra lotta, perché noi amiamo la vita e la libertà , mentre loro amano la morte e la distruzione”.
Le tensioni nella regione continuano a crescere, mentre i leader globali si confrontano con la complessità della situazione in Medio Oriente.
