Madri di Plaza de Mayo a Caracas chiedono la liberazione dell’attivista Grajales

Egidio Luigi

Agosto 10, 2025

L’organizzazione argentina Madri di Plaza de Mayo Linea Fondatrice ha lanciato un appello urgente per il rilascio di Martha Lia Grajales, attivista venezuelana per i diritti umani, scomparsa da due giorni. Grajales è stata intercettata da un furgone senza targa il 24 ottobre 2025, mentre si trovava di fronte alla sede delle Nazioni Unite a Caracas, dopo aver partecipato a una riunione pubblica.

Richiesta di informazioni

In un comunicato diffuso sui social, le Madri di Plaza de Mayo Linea Fondatrice hanno espresso preoccupazione per la sorte di Grajales, richiedendo alle autorità venezuelane di fornire informazioni sulla sua situazione e di confermare che sia “sana e salva”. L’organizzazione, che è parte della Federazione latinoamericana delle associazioni dei familiari di detenuti scomparsi (Fedefam), ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza degli attivisti per i diritti umani in Venezuela.

Giustizia e responsabilità

La richiesta di giustizia non si limita solo alla liberazione di Grajales. Le Madri di Plaza de Mayo hanno anche esortato le autorità a identificare e processare i responsabili della sua scomparsa. Grajales è conosciuta per il suo impegno con il collettivo SurGentes, un’organizzazione che si batte per i diritti umani e che ha subito attacchi da parte di gruppi paramilitari. Solo pochi giorni prima della sua scomparsa, il 22 ottobre 2025, si sono verificati episodi di violenza nei pressi della Corte suprema di giustizia di Caracas, dove diversi attivisti sono stati aggrediti.

Preoccupazioni internazionali

La situazione in Venezuela continua a suscitare preoccupazioni a livello internazionale, con numerosi rapporti che evidenziano la repressione degli attivisti e la violazione dei diritti umani. Le Madri di Plaza de Mayo Linea Fondatrice hanno ribadito l’importanza di una mobilitazione globale per la difesa dei diritti umani e per la liberazione di coloro che sono stati ingiustamente detenuti.

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