Le famiglie degli ostaggi a Tel Aviv proclamano uno sciopero generale contro la guerra e la strategia del governo per Gaza City

Egidio Luigi

Agosto 10, 2025

In Israele, il 5 ottobre 2025, gruppi rappresentativi delle famiglie degli ostaggi, dei soldati uccisi e delle vittime del massacro di Hamas hanno annunciato uno sciopero generale previsto per domenica prossima. Questo evento è stato organizzato in segno di protesta contro il conflitto in corso e il piano del governo israeliano di conquistare Gaza City. Durante una conferenza stampa tenutasi a Tel Aviv, Reut Recht-Edri, madre di Ido Edri, un giovane ucciso da Hamas durante il festival musicale Nova, ha affermato: “Domenica prossima ci fermeremo tutti e diremo: ‘Basta, fermate la guerra, restituite gli ostaggi’. Spetta a voi farlo”. La notizia è stata riportata dal Times of Israel.

La situazione a Gaza

Fonti ospedaliere a Gaza hanno comunicato che, sin dall’alba di oggi, almeno 17 civili sono stati uccisi a causa del fuoco dell’esercito israeliano (IDF) in diverse località della Striscia. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha confermato che tra le vittime ci sono 11 persone che stavano aspettando aiuti umanitari nel centro e nel sud del territorio. Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha riportato che nelle ultime 24 ore gli ospedali hanno registrato cinque nuovi decessi causati da fame e malnutrizione, inclusi due bambini. Questo porta il totale a 217 vittime di fame e malnutrizione dall’inizio delle ostilità, di cui 100 sono bambini.

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu

Oggi si è tenuta una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere il piano di Israele di esercitare un controllo su Gaza. Questo incontro è stato convocato in risposta alla crescente preoccupazione internazionale riguardo alla situazione umanitaria e al conflitto in corso. Le tensioni sono palpabili, con molti Paesi che si oppongono alle azioni israeliane e chiedono un immediato cessate il fuoco.

Le dichiarazioni del governo israeliano

Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha lanciato un avvertimento riguardo alla stabilità del governo durante la riunione del Gabinetto di sicurezza di giovedì sera. Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica Kan, Smotrich ha minacciato di far cadere il governo e di indire nuove elezioni, affermando: “Dal mio punto di vista, possiamo fermare tutto e lasciare che sia il popolo a decidere”. Attualmente, la coalizione di governo detiene solo 60 seggi su un totale di 120 nella Knesset, il Parlamento israeliano, a seguito di recenti defezioni.

Le reazioni internazionali

Il leader dell’ultradestra olandese, Geert Wilders, ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, esprimendo il suo sostegno alle azioni israeliane. Wilders ha dichiarato: “La sua lotta è la nostra lotta, perché noi amiamo la vita e la libertà, mentre loro amano la morte e la distruzione“. Nel frattempo, il governo giapponese ha espresso forte preoccupazione per l’escalation del conflitto, criticando il piano di occupazione di Gaza da parte di Israele. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeshi Iwaya, ha esortato tutte le parti a tornare al tavolo dei negoziati, sottolineando l’importanza di una soluzione a due Stati per la pace tra Israele e Palestina. La questione ha sollevato una serie di critiche da parte della comunità internazionale, portando a una convocazione di emergenza dell’Onu.

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