«Papà non si rese conto di cosa stava facendo la prima volta che mi portò in cima al castello che domina l’isola, così in alto da consentire allo sguardo di abbracciarla tutta» scrive Rosita Manuguerra nel suo romanzo d’esordio Malanima, pubblicato da Feltrinelli. Ambientato a Favignana, in Sicilia, il libro narra la storia di Mia, una giovane che si muove sul palcoscenico dell’isola, un luogo che diventa simbolo di un profondo legame con le relazioni umane e il loro sviluppo in un contesto isolano.
Favignana e il castello di Santa Caterina
Rosita Manuguerra racconta: «Non avrei mai immaginato che il Castello di Santa Caterina, situato sull’omonimo colle, che Mia scopre grazie a suo padre, sarebbe piaciuto così tanto al regista Christopher Nolan da trasformarlo nel castello di Penelope». Questo castello sarà uno dei set principali per le riprese di The Odyssey, il nuovo film di Nolan, previsto per l’estate del 2026. Le riprese hanno portato alla rinascita di un monumento, seppur solo nella realtà cinematografica. In Malanima, Manuguerra presenta una Favignana romanzata, arricchita da luoghi inventati e reinterpretazioni del folclore locale, ma con riferimenti a località iconiche come Cala Rossa, il Bue Marino e il Castello di Santa Caterina.
La bellezza di Favignana e la sua storia
Favignana, definita perla delle Egadi, è un’isola ricca di storia, colori e tradizioni. Recentemente, ha riacquistato visibilità grazie al romanzo storico I leoni di Sicilia di Stefania Auci, dove l’antica tonnara diventa simbolo dell’intraprendenza della famiglia Florio, che dominò tra Ottocento e Novecento. Oltre alla tonnara, si possono ammirare le vestigia della Palazzina Florio, dove un tempo si aggiravano abiti eleganti di donna Franca, moglie di Ignazio Florio, luoghi che conservano un fascino senza tempo. Tuttavia, l’essenza dell’isola è legata al mare. In bicicletta, all’alba, è possibile osservare il sorgere del sole da Cala San Nicola, dove inizia anche la storia di Malanima, e tuffarsi nelle acque cristalline. Pedalando, si possono esplorare calette, prestando attenzione alla direzione del vento per evitare le meduse durante il bagno.
Il legame tra isolani e forestieri
«La malanima è quel senso di inquietudine che proviamo noi isolani, sempre in bilico tra il desiderio di restare e quello di partire» afferma Rosita Manuguerra. Questo sentimento si riflette anche nei forestieri che si innamorano dell’isola e vi tornano ogni anno, spesso sviluppando un attaccamento più forte rispetto ai residenti. Nel romanzo, la storia di amicizia tra Mia, un’isolana, e Marina, una ragazza di città che decide di rimanere anche dopo le piogge di settembre, si sviluppa in un contesto di relazioni che si intrecciano con le tradizioni locali e le sfide quotidiane. Manuguerra descrive come i venti influenzano le scelte quotidiane, suggerendo le spiagge più adatte a seconda delle condizioni meteorologiche.
Storia e natura di Favignana
La forma di Favignana ricorda una farfalla, divisa dal monte Santa Caterina, che offre paesaggi diversi. Nella zona della Piana, dove vive Mia, si possono scoprire calette incantevoli, come Cala Rossa, famosa per la sua storia legata alla battaglia navale conclusiva della prima Guerra Punica, avvenuta tra il 264 e il 241 a.C. Questo scontro, vinto dai Romani, ha lasciato tracce storiche significative, come i rostri conservati nel museo annesso alla tonnara Florio. Oggi, Cala Rossa è una baia accogliente, ma può rivelarsi pericolosa durante le tempeste. La presenza costante del mare crea un legame profondo con gli isolani, che sviluppano una sensibilità unica nei confronti delle sue variazioni.
Opzioni di soggiorno a Favignana
Per chi desidera soggiornare a Favignana, ci sono diverse opzioni. La Casa del Limoneto, situata in Vicolo Cimarosa, offre sei camere in stile shabby, con colazione in giardino a base di prodotti di alta qualità .
Un’altra opzione è la Dimora Cala del Pozzo, in Contrada Pozzo Vecchio, che dispone di otto camere a soli 400 metri dal mare, con colazioni a base di prodotti biologici.
Ristoranti da provare a Favignana
Per un’esperienza culinaria, si consiglia la Formica Osteria, situata in Via Roma 52, dove lo chef seleziona personalmente il pesce fresco al mercato del porto. La cucina combina influenze giapponesi con ingredienti tipici siciliani.
Un altro ristorante da non perdere è il Ristorante Isola-Mangiari, situato nella Baia di Marasolo, dove si possono gustare piatti tipici come la caponata e il tonno in agrodolce, oltre a pesce alla griglia.