Brasile: quindici deputati potrebbero essere sospesi fino a sei mesi

Egidio Luigi

Agosto 9, 2025

Il presidente della Camera dei Deputati brasiliana, Hugo Motta, ha formalmente richiesto all’Ufficio di controllo interno, noto come Corregedoria, di sospendere per un periodo massimo di sei mesi ben quattordici membri dell’opposizione. Questa decisione segue le proteste avvenute nel corso di questa settimana, durante le quali i deputati hanno bloccato il Parlamento per circa 30 ore in segno di dissenso contro gli arresti domiciliari imposti all’ex presidente Jair Bolsonaro. A rischio di sospensione si trova anche la deputata Camila Jara, appartenente al Partito dei Lavoratori (PT), il partito del presidente Lula, accusata di aggressione.

Dettagli sulla richiesta di sospensione

Agência Brasil ha riportato che la maggior parte dei deputati coinvolti, tredici su quattordici, è affiliata al Partito Liberale (PL) di Bolsonaro, mentre uno, Marcel van Hattem, proviene dal partito Novo. La decisione di procedere con questa richiesta è scaturita da una riunione della presidenza della Camera, che ha trasmesso tutte le denunce all’organo competente, Corregedoria. Sarà ora il Consiglio di Etica a votare per stabilire se procedere con la sospensione temporanea dei deputati.

Accuse contro i membri dell’opposizione

Le accuse mosse contro i membri dell’opposizione includono, tra le altre, l’occupazione violenta della presidenza della Camera, l’uso improprio di minori e aggressioni fisiche. Tra i deputati sostenitori di Bolsonaro coinvolti nel provvedimento figurano nomi noti come Nikolas Ferreira, Zé Trovão, Sóstenes Cavalcante, Marco Feliciano e Bia Kicis.

Implicazioni per la politica brasiliana

La situazione attuale rappresenta un momento critico per la politica brasiliana, con tensioni crescenti tra le forze di governo e l’opposizione, e potrebbe avere ripercussioni significative sul funzionamento del Parlamento e sull’andamento delle prossime elezioni.

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