Fao: a Gaza è rimasto coltivabile solo l’1,5% della superficie agricola

Egidio Luigi

Agosto 7, 2025

Solo l’1,5% del terreno agricolo nella Striscia di Gaza è attualmente utilizzabile per la coltivazione. Questa percentuale è diminuita rispetto al 4% registrato ad aprile 2025. A fornire queste informazioni è la FAO, l’agenzia delle Nazioni Unite dedicata all’agricoltura e all’alimentazione, attraverso un comunicato sul proprio sito ufficiale.

Terreno disponibile per la coltivazione

La FAO sottolinea che il terreno disponibile per la coltivazione deve essere considerato “accessibile” e “non danneggiato”. Secondo i dati aggiornati al 28 luglio 2025, solo l’8,6% delle terre agricole, pari a 1301 ettari, è ancora accessibile, ma di questi solo 232 ettari, ovvero l’1,5%, risultano essere in buone condizioni e non danneggiati. Inoltre, un ulteriore 12,4% del terreno agricolo, corrispondente a 1858 ettari, non è danneggiato, ma al momento non è accessibile.

Danni alle terre agricole

L’agenzia FAO evidenzia che una porzione significativa, l’86,1% del totale delle terre agricole, è stata danneggiata. Le aree più colpite si trovano nelle località di Rafah, Gaza Nord e quasi in tutto il governatorato di Gaza, dove l’accesso ai terreni è estremamente limitato. Questi dati mettono in evidenza le difficoltà che gli agricoltori locali devono affrontare, aggravate dalla situazione geopolitica e dai conflitti che hanno colpito la regione negli ultimi anni.

Impatto sulla sicurezza alimentare

La situazione agricola a Gaza è quindi critica, con un impatto diretto sulla sicurezza alimentare della popolazione. La FAO continua a monitorare la situazione, cercando di fornire assistenza e supporto per migliorare l’accesso ai terreni e ripristinare le capacità produttive della regione.

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