Attacco alla sede di El Al a Parigi: imbrattata con scritte contro la compagnia

Marianna Perrone

Agosto 7, 2025

La notte del 2 dicembre 2025, la sede della compagnia aerea israeliana El Al, situata in rue de Turbigo a Parigi, è stata oggetto di un atto vandalico. Un gruppo di manifestanti ha imbrattato la facciata dell’edificio con vernice rossa e ha lasciato slogan di chiaro contenuto anti-israeliano. Le frasi scritte, tra cui “Palestina vivrà, Palestina vincerà” e “El Al Genocide Airlines”, hanno attirato l’attenzione dei media e della comunità internazionale, evidenziando la crescente tensione legata alla situazione nella Striscia di Gaza.

La reazione delle autorità israeliane

In seguito all’accaduto, Miri Regev, ministra israeliana dei Trasporti, ha espresso la sua indignazione attraverso un messaggio pubblicato su X. Ha definito l’atto un “barbaro e violento” attacco contro El Al, esprimendo l’aspettativa che le autorità francesi prendano misure severe nei confronti dei responsabili. Regev ha sottolineato la pericolosità di tali atti, avvertendo che se oggi il bersaglio è El Al, domani potrebbe toccare ad altre compagnie aeree, come Air France. La ministra ha fatto riferimento alle recenti dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron riguardo al riconoscimento dello Stato di Palestina, che ha suscitato polemiche e proteste.

Le parole dell’ambasciatore israeliano

Joshua Zarka, ambasciatore d’Israele in Francia, si è recato presso l’edificio vandalizzato per commentare l’accaduto. Ha definito l’azione come un atto di terrorismo, mirato a spaventare non solo il personale di El Al, ma anche i cittadini israeliani. Zarka ha parlato con la stampa, sottolineando la gravità della situazione e l’importanza di combattere tali atti di violenza. Secondo quanto riportato dalla tv israeliana N12, il blitz si è svolto mentre l’edificio era vuoto, quindi non ci sono stati pericoli per i dipendenti della compagnia.

Un contesto di tensione e vandalismo

Questo episodio non è isolato. A inizio giugno 2025, diversi siti ebraici a Parigi erano stati vandalizzati con vernice verde. In quell’occasione, tre cittadini serbi erano stati arrestati e indagati, con sospetti che potessero agire per conto di una potenza straniera, probabilmente la Russia. La compagnia aerea El Al ha ribadito il suo impegno a mostrare con orgoglio la bandiera israeliana sui propri aerei e ha condannato ogni forma di violenza, in particolare quella motivata dall’antisemitismo. La situazione attuale evidenzia un clima di crescente tensione e conflitto, non solo in Medio Oriente, ma anche in Europa, dove le manifestazioni di protesta si intensificano.

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