Russia: sette vulcani della Kamchatka rimangono attivi dopo il sisma

Marianna Perrone

Agosto 6, 2025

Sette vulcani della Kamchatka, tra cui il Klyuchevskoi, il più alto dell’Eurasia, hanno iniziato a eruttare dopo un potente terremoto di magnitudo 8.8 che ha colpito la regione il 30 luglio 2025. Gli esperti dell’Istituto di Vulcanologia e Sismologia dell’Accademia delle Scienze russa hanno descritto questo evento come una vera e propria “parata di eruzioni vulcaniche”, un fenomeno che non si verificava da tre secoli.

Eruzione del Klyuchevskoi

Il Klyuchevskoi ha raggiunto un’altezza di emissione di cenere di 9 chilometri, creando un’imponente colonna visibile da lontano. Questo vulcano, noto per la sua attività, ha di nuovo dimostrato la sua potenza. Anche il Krasheninnikov, che ha cominciato a eruttare sabato, ha segnato un evento significativo, essendo la sua prima eruzione dopo quasi 600 anni di inattività.

Preoccupazioni e misure di emergenza

La sequenza di eruzioni ha suscitato preoccupazione tra gli scienziati e la popolazione locale, poiché l’area è già nota per la sua intensa attività sismica e vulcanica. Le autorità locali hanno attivato misure di emergenza per garantire la sicurezza degli abitanti e monitorare la situazione. Gli esperti continueranno a studiare questi eventi per comprendere meglio le dinamiche vulcaniche e sismiche della regione, che si trova in una delle zone più attive del pianeta.

Opportunità di ricerca nella Kamchatka

In questo contesto, la Kamchatka si conferma come un laboratorio naturale per gli scienziati, offrendo opportunità uniche di ricerca sulle interazioni tra terremoti e vulcanismo. La comunità scientifica rimane in allerta per eventuali sviluppi futuri, mentre la popolazione spera di affrontare questa emergenza con la massima cautela e preparazione.

×