Il Prefetto di Roma: la presenza di mafie tradizionali e locali nella Capitale

Egidio Luigi

Agosto 6, 2025

Il 25 gennaio 2025, durante un’importante audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle associazioni criminali, il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha fornito una visione inquietante della situazione mafiosa nella capitale. Giannini ha evidenziato la presenza di una complessità mafiosa che va oltre la tradizionale concezione di organizzazioni criminali.

La presenza delle mafie a Roma

Il prefetto ha dichiarato che a Roma non esiste una sola mafia, ma una pluralità di gruppi che operano in sinergia e talvolta in conflitto. Queste organizzazioni, che includono sia mafie storiche che entità locali, si intersecano e collaborano, creando un panorama criminale estremamente articolato. Giannini ha sottolineato come queste mafie non solo si riconoscano, ma spesso stringano alleanze strategiche, stabilendo patti di non belligeranza e reciproco sostegno.

Questa coesistenza di diverse mafie rende la lotta alla criminalità organizzata particolarmente difficile. Le varie organizzazioni si specializzano in differenti settori illeciti, ma la loro interconnessione permette loro di operare in modo più efficiente e di mantenere il controllo su attività economiche e mercati.

Le attività illecite delle mafie

Il prefetto ha messo in luce come le mafie a Roma gestiscano prevalentemente il traffico di sostanze stupefacenti, un’attività che genera enormi profitti. Giannini ha spiegato che queste organizzazioni non si limitano a vendere droga, ma si impegnano in una serie di azioni criminali mirate a dominare il mercato degli stupefacenti. Le piazze di spaccio, luoghi cruciali per il loro operato, consentono loro di accumulare capitali illeciti da reinvestire in vari settori legali.

Secondo Giannini, il riciclaggio di denaro è una delle principali strategie utilizzate dalle mafie per mantenere e ampliare il loro potere. Le risorse illecite vengono reinvestite in attività commerciali, nel settore edilizio, negli appalti pubblici e nella ristorazione. Questa capacità di infiltrarsi in settori economici legittimi rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza e l’economia della capitale.

La testimonianza del prefetto di Roma offre un quadro allarmante della situazione mafiosa, sottolineando la necessità di un impegno costante e coordinato da parte delle istituzioni per contrastare queste organizzazioni e garantire la legalità nella città.

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