Attivisti, giornalisti indipendenti e familiari di prigionieri politici a Cuba hanno segnalato un aumento delle persecuzioni da parte della polizia in coincidenza con il 5 agosto 2025, anniversario del ‘Maleconazo’, la storica protesta contro il regime di Fidel Castro avvenuta nel 1994.
Misure repressive segnalate
Secondo quanto riportato dall’Organizzazione Non Governativa Cubalex, con sede a Miami, la giornata di ieri è stata segnata da una serie di misure repressive, tra cui “sorveglianza, arresti domiciliari, detenzioni arbitrarie e blocchi selettivi di internet“. Queste azioni sarebbero state messe in atto in diverse località dell’isola, come parte di una strategia del regime castrista per controllare le manifestazioni in date di particolare rilevanza simbolica.
Il significato del ‘Maleconazo’
Il ‘Maleconazo’ rappresentò una mobilitazione spontanea che coinvolse centinaia di cittadini sul lungomare dell’Avana, durante la grave crisi economica che colpì Cuba negli anni Novanta, in seguito alla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Le autorità cubane attribuirono la rivolta all’influenza degli Stati Uniti, cercando di sminuire le motivazioni interne della protesta.
Commento del presidente
Il presidente attuale, Miguel DÃaz-Canel, ha commentato gli eventi del ‘Maleconazo’ attraverso un post su X, affermando: “Ci saranno sempre forze oscure in agguato in una vera rivoluzione nei momenti difficili”, accompagnando il messaggio con una foto di Fidel Castro. La sua dichiarazione riflette l’atteggiamento del governo nei confronti di qualsiasi forma di dissenso, specialmente in occasioni di commemorazione di eventi storici significativi per il popolo cubano.