Nella notte del 2 maggio 2025, a Caracas, in Venezuela, un gruppo di paramilitari in borghese ha attaccato brutalmente un gruppo di madri, wives e sorelle di prigionieri politici. Queste donne stavano partecipando a una veglia di protesta davanti alla Corte Suprema, un evento organizzato dal “Comitato delle madri in difesa della verità “. Le informazioni sono state confermate da diverse organizzazioni per i diritti umani.
La veglia di protesta
La veglia si è svolta in una piazza centrale della capitale, dove i familiari e attivisti si erano riuniti per chiedere giustizia e verità per i loro cari detenuti. Tuttavia, la manifestazione pacifica è stata interrotta da un attacco violento. Secondo l’Ong Provea, le donne sono state aggredite con oggetti contundenti e calci da membri di un gruppo paramilitare noto come “Colectivos“. Questi gruppi sono noti per la loro affiliazione con il Partito Socialista Unito del Venezuela e sono stati denunciati a livello internazionale per le loro gravi violazioni dei diritti umani.
Le conseguenze dell’attacco
Provea ha riportato che i gazebo allestiti per la veglia sono stati distrutti e molte delle manifestanti hanno subito furti e altre forme di aggressione. La situazione evidenzia un clima di crescente repressione nei confronti di chi protesta contro il regime venezuelano, un fenomeno che non è nuovo nel paese. Le autorità locali non hanno fornito commenti ufficiali sull’accaduto, mentre le organizzazioni per i diritti umani continuano a monitorare la situazione e a denunciare le violenze perpetrate contro i civili.
Reazioni e richieste di intervento
L’episodio ha suscitato una forte indignazione tra i gruppi di attivisti e le organizzazioni internazionali, che chiedono un intervento immediato per garantire la sicurezza dei manifestanti e il rispetto dei diritti umani in Venezuela. La comunità internazionale continua a seguire con attenzione gli sviluppi di questa situazione critica, mentre le famiglie dei prigionieri politici si battono per la verità e la giustizia.
