Medio Oriente: Netanyahu annuncia l’occupazione di Gaza, l’IDF riduce le forze militari.

Marianna Perrone

Agosto 5, 2025

L’IDF ha comunicato la revoca dello stato d’emergenza bellica che era in vigore dal 7 ottobre 2023, il quale prevedeva l’estensione obbligatoria del servizio di riserva per i soldati di leva regolare di ulteriori quattro mesi. Questa decisione segna un alleggerimento del personale militare, con una riduzione dell’esercito regolare che avverrà nelle prossime settimane. La notizia è stata riportata da Ynet, il quale ha sottolineato che l’annuncio è stato diffuso poco dopo che l’entourage del primo ministro Benjamin Netanyahu ha espresso una dura critica nei confronti del capo di stato maggiore, Eyal Zamir, suggerendo che se non fosse d’accordo con l’occupazione totale di Gaza, dovrebbe dimettersi.

Decisione sul futuro della Striscia di Gaza

Durante il telegiornale delle otto di sera in Israele, il programma di informazione più seguito del Paese ha rivelato che una “fonte importante” dell’ufficio del premier ha dichiarato: “La decisione è stata presa. Occuperemo la Striscia di Gaza“. Secondo quanto riportato, Hamas non rilascerà ulteriori ostaggi senza una resa totale, e il governo israeliano è determinato a non arrendersi. La fonte ha avvertito che se non si agisce tempestivamente, i rapiti rischiano di morire di fame e la Striscia rimarrà sotto il controllo di terroristi. Si prevede che le operazioni militari si estenderanno anche nelle aree dove si trovano gli ostaggi. Sebbene non ci sia ancora nulla di ufficiale, la fuga di notizie sembra essere stata autorizzata dai massimi vertici. Ynet ha aggiunto che Netanyahu ha ricevuto il via libera da Donald Trump per avviare “un’operazione contro Hamas“.

Reazioni e strategie politiche

Dopo la visita dell’inviato speciale Steve Witkoff, Washington e Gerusalemme hanno concordato sul fatto che l’organizzazione terroristica non desidera un accordo. La risposta dell’entourage del premier a Eyal Zamir è stata dura, in quanto il capo di stato maggiore aveva avvisato il gabinetto delle difficoltà di un’operazione di conquista della Striscia, affermando che ci vorrebbero anni. La fonte del leak ha sottolineato che se Zamir non è d’accordo, dovrebbe dimettersi. Gli analisti ritengono che questa situazione potrebbe essere una manovra negoziale per aumentare la pressione su Hamas, che, a loro avviso, non ha più nulla da perdere.

Proposta formale al gabinetto di sicurezza

Il premier Netanyahu, che ha avuto una conversazione telefonica con Vladimir Putin per la seconda volta in una settimana, è atteso a presentare una proposta formale al gabinetto di sicurezza, ordinando all’IDF di conquistare la Striscia, sconfiggere Hamas e liberare gli ostaggi. La stasi nei colloqui, che dura da settimane, e le ultime dichiarazioni del gruppo fondamentalista indicano che i negoziati non stanno portando a risultati. L’azione militare appare come l’unica opzione rimasta sia per il governo israeliano che per la Casa Bianca.

Le sfide sul campo di battaglia

Il conflitto tra le autorità politiche e quelle militari su come procedere nella Striscia rappresenta una sfida per l’esecutivo. Mentre i membri del governo di destra spingono per riconquistare l’enclave, Tsahal è consapevole che la situazione sul campo è complessa. I soldati israeliani si trovano ad affrontare miliziani motivati, pronti a tutto, e operazioni di guerriglia. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che i soldati combattono da quasi due anni, con richiami che arrivano fino a 10-12 volte consecutive. Per i generali, la vittoria non è a portata di mano. Netanyahu ha anche assicurato agli Stati Uniti che permetterà un aumento degli aiuti umanitari per i civili, ma coordinare operazioni militari con l’invio di prodotti alimentari non sarà semplice.

Appello della Croce Rossa e dell’OMS per il rilascio immediato degli ostaggi a Gaza

La Croce Rossa Internazionale ha espresso il suo profondo sconcerto per i filmati diffusi da Hamas, che ritraggono gli ostaggi israeliani Evyatar David e Rom Breslavski in condizioni inaccettabili. “Richiediamo il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi a Gaza. È fondamentale evitare qualsiasi forma di esposizione pubblica che possa umiliare le persone private della libertà. Questa situazione deve giungere al termine”, hanno dichiarato i rappresentanti dell’organizzazione. Poco dopo, anche il direttore generale dell’OMS, Tedros Ghebreyesus, ha appoggiato l’appello, sottolineando che “tutti gli ostaggi devono ricevere cibo e cure mediche, senza subire umiliazioni”.

Attività diplomatica e decisioni legali

Il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar è partito per New York, dove martedì si terrà una sessione speciale dell’ONU sui rapiti. Nel frattempo, il governo israeliano ha votato all’unanimità per silurare la procuratrice generale Gali Baharav-Miara, dopo un lungo scontro con il primo ministro, legato anche al caso delle tangenti dal Qatar che ha coinvolto l’entourage di Netanyahu. Tuttavia, la decisione è stata sospesa dalla Corte Suprema in attesa dei ricorsi presentati dal partito di opposizione Yesh Atid e da alcune ONG.

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