Managua autorizza le aziende cinesi a sfruttare miniere in zone protette

Egidio Luigi

Agosto 5, 2025

Il governo di Daniel Ortega ha recentemente approvato l’assegnazione di tre lotti minerari a una compagnia cinese, Thomas Metal, per un’estensione complessiva superiore a un chilometro quadrato. Questa decisione è stata presa nel sud del Nicaragua, precisamente nel dipartimento di Río San Juan, che confina con la Costa Rica. Le concessioni sono state ufficialmente pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del Paese.

Preoccupazioni ambientali

Numerosi ambientalisti hanno sollevato preoccupazioni riguardo a queste concessioni, sostenendo che i progetti estrattivi interessano aree protette. Secondo quanto riportato dalla Fundación del Río, un’organizzazione non governativa, le tre aree minerarie si trovano all’interno della riserva Biologica Indio Maíz, nel territorio Indigeno Rama e Kriol e nel Refugio de Vida Silvestre Río San Juan. Queste zone fanno parte del Corridoio biologico mesoamericano, un’area di fondamentale importanza per la biodiversità. L’ong ha messo in evidenza come tali permessi violino le leggi riguardanti i diritti delle popolazioni indigene e come l’attività mineraria non sia stata precedentemente valutata attraverso studi ambientali indipendenti, né siano state condotte consultazioni preventive con le comunità locali, le quali potrebbero essere direttamente impattate.

Attività della compagnia Thomas Metal

La società Thomas Metal, che ha ricevuto le concessioni, è registrata nel pubblico registro delle Proprietà di Managua. Già nel mese di aprile 2025, la compagnia aveva ottenuto altre due concessioni minerarie in prossimità del confine con l’Honduras, secondo quanto riportato dal portale di informazione Confidencial. Negli ultimi due anni, il governo di Managua ha rilasciato più di 20 concessioni minerarie a società cinesi, coprendo una superficie totale di oltre 250mila ettari, segnalando un crescente interesse da parte di investitori stranieri nel settore minerario del Nicaragua.

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