Guerra in Ucraina: Mosca dichiara la fine della moratoria sulle ostilità

Marianna Perrone

Agosto 5, 2025

Il governo di Mosca ha lanciato un chiaro avvertimento all’Occidente, annunciando la possibilità di riprendere lo schieramento di missili a corto e medio raggio. Questa dichiarazione, rilasciata dal Cremlino nel mese di marzo 2025, segna la fine della moratoria precedentemente in vigore. Le autorità russe hanno giustificato questa decisione sottolineando che le armi di fabbricazione statunitense sono già presenti in Europa e nella regione Asia-Pacifico, costituendo una minaccia diretta per la sicurezza della Federazione Russa.

Trattato del 1987 e ritiro degli Stati Uniti

Il trattato del 1987, che aveva stabilito limiti significativi per il dispiegamento di tali missili, non è più considerato valido. Questa situazione è stata ulteriormente aggravata dal ritiro degli Stati Uniti dal trattato stesso, avvenuto durante il primo mandato del presidente Trump. La posizione di Mosca è chiara: sarà il presidente Vladimir Putin a determinare le future strategie di schieramento, in base alla presenza e alla disposizione delle armi americane e dei loro alleati.

Escalation delle tensioni tra potenze

Questa escalation nella retorica tra Washington e Mosca rappresenta un ulteriore capitolo nella crescente tensione tra le due potenze. La decisione di Mosca di riconsiderare il proprio approccio ai missili a corto e medio raggio è vista come un passo significativo nel contesto della guerra di nervi in corso. Le conseguenze di questa nuova fase potrebbero avere ripercussioni non solo sul piano militare, ma anche sulle relazioni diplomatiche tra le nazioni coinvolte.

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