In piazza Tahir, nel cuore di Baghdad, è stata inaugurata la costruzione di un nuovo ospedale che vedrà la collaborazione tra un’équipe irachena e italiana. La cerimonia di posa della prima pietra si è svolta il 5 aprile 2025 e ha visto la partecipazione di numerose autorità, tra cui il primo ministro iracheno Mohammed Al-Sudani, il Ministro della Salute Saleh Al-Hasnawi, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, l’Inviato Speciale dell’Unione Europea per il Golfo Luigi Di Maio e il sindaco di Baghdad Ammar Moussa Kadhum. Presenti anche Kamel Ghribi, presidente di GKSD e vicepresidente del Gruppo San Donato, che ha sottolineato l’importanza di questo progetto.
Il progetto ospedaliero
Il progetto ospedaliero rappresenta un passo significativo nella riqualificazione dell’ex ristorante turco, un’iniziativa realizzata grazie alla sinergia tra GKSD e il Gruppo San Donato. Le due entità già gestiscono due ospedali in Iraq, situati a Bassora e Najaf. Questo nuovo ospedale nella capitale irachena è il frutto di un biennio di collaborazione proficua tra il Governo iracheno e GKSD Holding, mirato a migliorare il sistema sanitario del paese.
Missione in Siria
Subito dopo la cerimonia a Baghdad, Ghribi ha intrapreso una missione in Siria, dove ha incontrato il presidente Ahmad Al-Sharaa e il Ministro degli Affari Esteri Asaad Hassan Al-Shibani. Durante questo incontro, ha rinnovato l’impegno di GKSD a fornire supporto medico e strategico per la rinascita del sistema sanitario siriano. Ghribi ha sottolineato l’importanza di offrire competenze, tecnologie e modelli di eccellenza per contribuire alla ripartenza del settore sanitario locale, un passo fondamentale per il futuro del paese.
“Per investire in Siria – ha affermato Ghribi – servono lungimiranza e coraggio. È il tempo di guardare avanti, di credere nella forza della ricostruzione”. La sua dichiarazione riflette l’ottimismo e la determinazione di affrontare le sfide che il paese sta vivendo, puntando su un futuro migliore attraverso la cooperazione internazionale e il rafforzamento delle capacità sanitarie.
