Sotto la crescente pressione per l’impennata dei costi degli hotel nella città di Belém, il Brasile ha deciso di rivolgersi alle Nazioni Unite per richiedere un aumento dei fondi destinati a coprire le spese di partecipazione delle delegazioni alla Cop30, prevista per novembre 2025. Questa iniziativa è stata annunciata dal sottosegretario straordinario del governo brasiliano per la Cop30, Valter Correia da Silva, durante un’intervista rilasciata a TV Globo.
Le difficoltà di Belém e le tariffe alberghiere
Belém, una storica città dell’Amazzonia, non ha una consolidata tradizione di ospitalità per eventi internazionali di grande portata. Di conseguenza, la diaria inizialmente proposta dall’Onu per le delegazioni è risultata piuttosto bassa. Correia ha spiegato che il governo sta cercando di negoziare un incremento, auspicando di arrivare a una diaria e mezza o addirittura a due. Attualmente, il rimborso giornaliero stabilito dalle Nazioni Unite è fissato a 149 dollari, cifra che riflette il costo medio ‘ordinario’ nella città.
Tuttavia, la situazione si complica a causa della carenza di infrastrutture nella città, che ha portato a un aumento vertiginoso delle tariffe alberghiere. In alcuni casi, i prezzi delle camere hanno raggiunto i 700 dollari a notte, generando malcontento tra diversi Paesi in via di sviluppo. Questi ultimi hanno manifestato difficoltà nel garantire la propria partecipazione alla conferenza e, in alcuni casi, hanno richiesto di considerare un cambio di sede per l’evento. Nonostante le pressioni, il governo brasiliano ha confermato che la Cop30 si svolgerà come previsto a Belém e ha avviato misure per espandere l’offerta ricettiva, che attualmente offre circa 18mila posti letto, a fronte dei 50mila partecipanti stimati.
Le soluzioni adottate dal governo brasiliano
Per far fronte a questa emergenza, il governo ha adottato diverse iniziative, tra cui la firma di un accordo per utilizzare due navi da crociera come sistemazioni temporanee. Queste imbarcazioni saranno in grado di offrire circa 6.000 posti letto a tariffe calmierate, con prezzi a partire da 220 dollari a notte, riservati specificamente alle delegazioni dei Paesi in via di sviluppo.
Tuttavia, anche se queste tariffe sono più basse rispetto ai prezzi alberghieri attuali, rimangono superiori a quanto inizialmente previsto dalle Nazioni Unite. La situazione continua a suscitare preoccupazioni e dibattiti, mentre il governo brasiliano cerca di trovare soluzioni pratiche per garantire la partecipazione di tutti i Paesi coinvolti alla conferenza, mantenendo l’evento nella sua sede originaria.
La Cop30 rappresenta un’importante opportunità per affrontare le sfide globali legate al cambiamento climatico, e il Brasile è determinato a fare in modo che tutti gli attori possano essere presenti e partecipare attivamente ai lavori.
