Onu: dal 19 maggio solo il 10% degli aiuti è arrivato ai civili di Gaza

Egidio Luigi

Agosto 3, 2025

Il conflitto in Gaza continua a generare preoccupazioni a livello internazionale, con dati allarmanti che emergono sullo stato degli aiuti umanitari. Secondo un report dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, pubblicato il 3 agosto 2025, il sistema di monitoraggio degli aiuti, noto come Monitoring & Tracking Dashboard UN2720, ha rivelato che solo una piccola frazione degli aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza è effettivamente giunta a destinazione.

Il monitoraggio degli aiuti umanitari

Il sistema di tracciamento, che utilizza codici QR per seguire ogni camion di aiuti che entra a Gaza, ha registrato un totale di circa 40.000 tonnellate di aiuti umanitari scaricate tra il 19 maggio e il 2 agosto 2025. Tuttavia, il dato più preoccupante è che solo 4.100 tonnellate, pari al 10% del totale, sono arrivate a destinazione. La restante parte, come riportato nel report, è stata etichettata come “intercettata”. Questo termine indica che i carichi sono stati dirottati lungo il tragitto all’interno di Gaza, sia attraverso mezzi pacifici da parte di persone affamate, sia con l’uso della forza da parte di gruppi armati.

Questa situazione mette in evidenza le difficoltà enormi che la popolazione di Gaza affronta quotidianamente. La scarsità di cibo e beni di prima necessità è una realtà drammatica, e il fatto che gli aiuti umanitari non riescano a raggiungere i bisognosi solleva interrogativi sulle dynamiche interne del territorio e sull’efficacia delle operazioni di assistenza internazionale.

Le conseguenze della crisi umanitaria

La crisi umanitaria a Gaza ha radici profonde e complesse, influenzate da conflitti prolungati e da condizioni economiche disastrose. La mancanza di accesso a cibo, acqua potabile e servizi sanitari adeguati ha portato a una situazione insostenibile per molti abitanti. Le famiglie lottano per soddisfare i bisogni fondamentali, e la carenza di risorse alimentari ha generato tensioni e conflitti tra le persone, alcune delle quali si sentono costrette a ricorrere a misure disperate per sopravvivere.

La comunità internazionale sta monitorando con attenzione la situazione, ma è evidente che le soluzioni a lungo termine richiedono un impegno concertato da parte di tutti gli attori coinvolti. Gli aiuti umanitari, sebbene cruciali, non possono risolvere le problematiche strutturali che affliggono Gaza. È necessaria una strategia globale che affronti le cause profonde della crisi, promuovendo un dialogo costruttivo e la cooperazione tra le diverse fazioni.

Il ruolo della comunità internazionale

La comunità internazionale ha un ruolo fondamentale nel garantire che gli aiuti umanitari raggiungano coloro che ne hanno più bisogno. Tuttavia, la complessità della situazione a Gaza rende difficile l’attuazione di strategie efficaci. Le organizzazioni umanitarie devono affrontare sfide significative, tra cui la sicurezza dei loro operatori e la capacità di operare in un ambiente instabile.

Le Nazioni Unite e altre agenzie umanitarie stanno cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi mondiali sulla gravità della situazione. La speranza è che attraverso un maggiore impegno e una cooperazione internazionale, si possano creare le condizioni per un miglioramento delle condizioni di vita a Gaza e per garantire che gli aiuti umanitari possano realmente fare la differenza per le persone in difficoltà.

La situazione attuale rimane critica e richiede un’attenzione costante da parte della comunità globale, affinché si possano trovare soluzioni sostenibili e durature per la popolazione di Gaza.

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