Il Cairo: accuse a Israele per la crisi alimentare a Gaza

Marianna Perrone

Agosto 3, 2025

Il Ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla situazione a Gaza, sottolineando il ruolo cruciale della questione palestinese nel conflitto regionale. Le sue parole sono state riportate il 3 agosto 2025, da Cairo News, durante un’intervista in cui ha evidenziato le responsabilità di Israele nella crisi umanitaria in corso.

La situazione a Gaza e le responsabilità di israele

Il Ministro Abdelatty ha affermato che la questione palestinese è al centro delle tensioni nella regione e deve essere affrontata per garantire una risoluzione duratura. Ha dichiarato: “Israele è responsabile della fame a Gaza”, evidenziando le conseguenze devastanti della chiusura dei valichi da parte israeliana. Secondo il Ministro, questa situazione ha ostacolato l’ingresso degli aiuti umanitari, aggravando ulteriormente le condizioni di vita per i cittadini di Gaza.

Abdelatty ha spiegato che l’Egitto sta attivamente collaborando con diverse parti interessate per stabilire una tregua a Gaza. Ha sottolineato l’importanza di un approccio coordinato per affrontare la crisi e garantire che gli aiuti possano raggiungere chi ne ha bisogno. “Stiamo lavorando con le parti interessate per stabilire una tregua a Gaza”, ha affermato, rimarcando che l’Egitto ha sempre consentito l’ingresso degli aiuti umanitari nella regione fin dall’inizio del blocco imposto da Israele.

Il ruolo dell’egitto nella crisi umanitaria

L’Egitto, come paese confinante con Gaza, ha un ruolo strategico nella gestione della crisi umanitaria. Abdelatty ha ribadito che il suo governo sta facendo del suo meglio per facilitare il passaggio degli aiuti, nonostante le difficoltà imposte dalla situazione politica e militare. La chiusura dei valichi da parte di Israele ha creato un forte ostacolo, ma l’Egitto continua a lavorare per garantire che gli aiuti umanitari possano raggiungere la popolazione bisognosa.

Il Ministro ha anche messo in evidenza che la pace nella regione è strettamente legata alla risoluzione della questione palestinese. “Non ci sarà pace nella regione finché la questione palestinese non sarà risolta”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di un dialogo costruttivo e di un impegno serio da parte della comunità internazionale per affrontare le cause profonde del conflitto.

Le parole di Abdelatty rappresentano un appello alla comunità internazionale affinché si faccia sentire e si prenda una posizione chiara sulla crisi a Gaza, evidenziando l’urgenza di trovare una soluzione che possa portare stabilità e sicurezza a lungo termine nella regione.

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