Decine di migliaia di persone a Sydney partecipano alla marcia pro-Palestina, presente anche Assange

Egidio Luigi

Agosto 3, 2025

Decine di migliaia di persone hanno preso parte alla Marcia per l’umanità, svoltasi a Sydney, in Australia, il 3 agosto 2025. Nonostante le condizioni meteorologiche avverse, con una pioggia torrenziale, i manifestanti hanno affollato le strade, brandendo cartelli con slogan e richieste ai politici per fermare la guerra a Gaza. Tra i partecipanti si è notato il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, insieme al parlamentare federale australiano Ed Husic e all’ex premier del Nuovo Galles del Sud, Bob Carr.

La marcia e il suo significato

La marcia, che ha attraversato il Sydney Harbour Bridge, ha ottenuto l’autorizzazione dalla Corte Suprema solo il giorno precedente, un evento che gli organizzatori hanno definito “storico”. Questa manifestazione ha rappresentato un momento significativo per il movimento, dimostrando l’impegno della popolazione nei confronti di questioni umanitarie e politiche.

Ritorno alla mobilitazione pubblica

Il Sydney Harbour Bridge non era stato chiuso per un’assemblea pubblica dall’anno 2023, quando circa 50.000 persone si erano riunite per il World Pride, un evento che aveva richiamato l’attenzione internazionale e sottolineato l’importanza dei diritti civili. La marcia odierna, quindi, ha rappresentato un ritorno a quella tradizione di mobilitazione pubblica, evidenziando la volontà dei cittadini di far sentire la propria voce su temi cruciali.

Determinazione e solidarietà

La partecipazione massiccia alla Marcia per l’umanità ha dimostrato come, nonostante le avversità, la popolazione di Sydney sia pronta a mobilitarsi per le proprie convinzioni. La pioggia non ha scoraggiato i partecipanti, che hanno continuato a marciare con determinazione, sottolineando l’importanza della solidarietà internazionale in un momento di crisi.

Attenzione dei media e opportunità di cambiamento

La manifestazione ha attirato l’attenzione dei media, con diversi organi di stampa che hanno riportato l’evento, sottolineando la presenza di figure pubbliche di spicco e l’ampia partecipazione della cittadinanza. La marcia ha quindi rappresentato non solo un momento di protesta, ma anche un’opportunità per unire le voci di chi chiede un cambiamento e una maggiore attenzione alle questioni umanitarie a livello globale.

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