Dazi: Trump ha incassato 152 miliardi di dollari, ma i consumatori Usa rischiano di pagare il conto

Egidio Luigi

Agosto 3, 2025

Dal mese di aprile 2025, gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Donald Trump, hanno implementato una serie di dazi che hanno già portato a un incremento significativo delle entrate fiscali. Fino ad oggi, il governo ha raccolto ben 152 miliardi di dollari, un importo che è quasi il doppio rispetto ai 78 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno fiscale precedente. Questo dato è stato riportato dal New York Times, che ha fatto riferimento ai dati forniti dal Tesoro degli Stati Uniti.

Entrate generate dai dazi

Un aspetto notevole è che solo nel mese di luglio, le tariffe imposte hanno generato quasi 30 miliardi di dollari. Gli esperti economici stanno analizzando queste cifre e prevedono che i nuovi dazi, che entreranno in vigore il 7 agosto 2025, potrebbero portare a un aumento delle entrate senza precedenti, con stime che superano i 2.000 miliardi di dollari nel corso del prossimo decennio. Questi livelli di dazi non si vedevano da quasi un secolo, suggerendo una strategia fiscale molto aggressiva da parte dell’amministrazione attuale.

Motivazioni dietro i dazi

La decisione di introdurre tali dazi è stata motivata dalla necessità di proteggere l’economia nazionale e incentivare la produzione interna, un tema centrale nel discorso politico di Trump. La risposta del mercato e delle industrie americane a queste politiche sarà cruciale per determinare l’efficacia a lungo termine di questa strategia economica.

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