Il conflitto in Medioriente ha raggiunto il giorno 666, segnando un momento critico nella crisi che affligge la regione. Il 4 agosto 2025, l’inviato degli Stati Uniti, Steve Witkoff, si è recato a Gaza per esaminare un centro di distribuzione di aiuti gestito dalla Gaza Foundation a Rafah. Questa visita avviene mentre Washington si prepara a implementare un nuovo piano per fornire cibo alla Striscia di Gaza. Il presidente Donald Trump ha commentato l’importanza della missione di Witkoff, sottolineando che “ha avuto incontri fantastici con molte persone, e l’incontro principale era sul cibo”. Trump ha enfatizzato la necessità di garantire alimenti alla popolazione, affermando: “Ha avuto un incontro su come dare da mangiare alla gente, ed è quello che vogliamo”.
Situazione nella Striscia di Gaza
Nel contesto di questa crisi umanitaria, fonti ospedaliere nella Striscia di Gaza hanno riportato a Al Jazeera che, nelle ultime ore, almeno 10 palestinesi sono stati uccisi in attacchi condotti dall’esercito israeliano. La situazione continua a deteriorarsi, con un aumento delle tensioni e delle violenze.
Interventi umanitari dall’Italia
Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha annunciato che anche l’Italia si unirà agli sforzi umanitari, lanciando un programma di aiuti a partire dal 9 agosto 2025. Questo intervento italiano si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per la situazione nella Striscia, dove le necessità umanitarie sono sempre più urgenti.
Posizione di Israele
In risposta alle affermazioni del presidente italiano Sergio Mattarella, il presidente israeliano Isaac Herzog ha dichiarato: “Non uccidiamo indiscriminatamente”, cercando di chiarire la posizione di Israele in merito agli attacchi e alle operazioni militari in corso. La comunicazione tra i leader continua a essere un elemento cruciale, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi di questa crisi.
