Rapporto dell’Onu: più di 1.500 vittime ad Haiti negli ultimi tre mesi

Marianna Perrone

Agosto 2, 2025

PORT-AU-PRINCE, 1 agosto 2025 – Un rapporto delle Nazioni Unite ha rivelato che tra l’inizio di aprile e la fine di giugno di quest’anno, ad Haiti, si sono registrati almeno 1.520 omicidi e 609 feriti. La maggior parte delle vittime si trova nella capitale, Port-au-Prince, ma è allarmante l’aumento della violenza anche nei dipartimenti Centrale e del Basso Artibonite. La situazione dei diritti umani nell’isola caraibica è stata definita “estremamente preoccupante”.

Situazione dei diritti umani

La rappresentante speciale per l’Ufficio integrato delle Nazioni Unite ad Haiti, Ulrika Richardson, ha dichiarato che gli attacchi continuano a causare gravi violazioni dei diritti umani, aggravando una crisi umanitaria già critica. Questa violenza ha portato a spostamenti di massa della popolazione, con conseguenze particolarmente drammatiche per donne e bambini. Il comunicato, diffuso attraverso i canali social dell’Onu, evidenzia la gravità della situazione.

Dinamica della violenza

Negli ultimi tre mesi, i gruppi criminali hanno ampliato e intensificato le loro azioni al di fuori di Port-au-Prince, mentre si è notato un rallentamento nell’avanzata delle bande all’interno della capitale. Questo cambiamento nella dinamica della violenza suggerisce una strategia più diversificata da parte dei gruppi armati, che ora mirano a colpire anche altre aree del paese.

Statistiche allarmanti

Il rapporto non si limita a contare i morti e i feriti. Sono stati registrati almeno 185 sequestri e 628 casi di violenza sessuale tra il 1 aprile e il 30 giugno del 2025. Inoltre, si segnalano casi di schiavitù, sfruttamento sessuale e tratta di esseri umani, coinvolgendo numerosi minori. Questi dati mettono in luce una realtà drammatica che va oltre la semplice statistica, toccando le vite di molte persone vulnerabili.

Situazione degli sfollati

A fine giugno 2025, oltre 1,3 milioni di haitiani risultavano sfollati interni, in un paese con una popolazione di circa 11 milioni di abitanti. La situazione continua a deteriorarsi, sollevando interrogativi sulla capacità del governo e della comunità internazionale di affrontare questa crisi umanitaria in corso.

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