Un attacco aereo condotto dall’esercito del Myanmar ha causato la morte di 13 persone nella regione di Mogok, nel Myanmar settentrionale, il 2 agosto 2025. Questo attacco ha colpito una miniera di rubini, attualmente sotto il controllo di un gruppo ribelle. La notizia è stata confermata da un testimone e da un portavoce dell’opposizione armata.
L’operazione aerea è avvenuta intorno alle 8:15 del mattino (ora locale). Il bilancio iniziale ha registrato sette persone decedute sul colpo, mentre altre sei sono morte in seguito alle ferite riportate durante il raid. Tra le vittime si trovano un monaco buddista e un uomo con suo figlio, entrambi in motocicletta al momento dell’attacco.
Dettagli dell’attacco aereo
L’attacco aereo, avvenuto in una zona nota per le sue miniere di rubini, ha suscitato forti reazioni sia a livello locale che internazionale. Le fonti locali indicano che l’esercito del Myanmar ha intensificato le operazioni militari contro i gruppi ribelli che controllano diverse aree del paese, in particolare nella regione di Mogok. Questo attacco è solo l’ultimo di una serie di raid aerei che hanno colpito la popolazione civile, alimentando ulteriormente le tensioni già esistenti.
Il gruppo ribelle, che ha preso il controllo della miniera, ha denunciato l’attacco come un’azione indiscriminata da parte delle forze governative, sottolineando che le operazioni militari hanno messo in pericolo la vita di civili innocenti. Le organizzazioni per i diritti umani hanno già espresso preoccupazione per la crescente violenza e per l’uso di attacchi aerei contro obiettivi civili, richiedendo un’indagine internazionale per far luce su questi eventi.
Impatto sulla comunità locale
La comunità di Mogok, nota per la sua tradizione nella lavorazione dei rubini, sta vivendo un momento di grande incertezza e paura. Gli abitanti della zona hanno vissuto in prima persona le conseguenze di questo conflitto, con famiglie distrutte e una crescente sfiducia nei confronti delle autorità . Molti residenti temono per la propria sicurezza e sono costretti a lasciare le loro case per fuggire dalla violenza.
Le vittime dell’attacco, tra cui un monaco buddista, rappresentano un tragico esempio delle conseguenze del conflitto in corso. Le famiglie colpite stanno cercando di ricostruire le loro vite in un contesto di instabilità e paura, mentre le organizzazioni umanitarie stanno cercando di fornire assistenza a chi è stato colpito dalla violenza.
In un clima di crescente insicurezza, il futuro della regione di Mogok rimane incerto, con la popolazione che spera in una risoluzione pacifica del conflitto e in un ritorno alla normalità .
