Il primo ministro scozzese definisce genocidio le azioni di Israele a Gaza

Marianna Perrone

Agosto 2, 2025

ROMA, 2 agosto 2025 – Il First Minister scozzese John Swinney ha recentemente preso una posizione audace, definendo le azioni di Israele a Gaza come un vero e proprio “genocidio“. Questa dichiarazione, rilasciata durante un evento a Edimburgo, segna un momento significativo nella politica britannica, poiché Swinney diventa il secondo leader di una nazione del Regno Unito a utilizzare un termine così forte e controverso in riferimento agli attacchi delle forze di difesa israeliane contro i palestinesi. La prima ad adottare tale linguaggio era stata Michelle O’Neill, leader dello Sinn Féin, che lo aveva fatto il mese scorso.

Dichiarazioni di Swinney sul genocidio

Swinney ha affermato che “è abbastanza chiaro che in Palestina è in atto un genocidio: non si può negare”. Durante il suo intervento, ha sottolineato di aver visto resoconti di atrocità che, a suo avviso, presentano tutte le caratteristiche di un genocidio. “Ho espresso questo concetto e ovviamente non è stato recepito da tutti, ma questa è la mia opinione”, ha aggiunto, evidenziando la polarizzazione del dibattito su questo tema.

Reazioni all’uso del termine genocidio

L’uso del termine “genocidio” in un contesto politico così elevato ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni che sostengono che tale linguaggio possa contribuire a una maggiore consapevolezza della crisi umanitaria in corso a Gaza, mentre altri avvertono della necessità di una maggiore cautela nel descrivere le violenze in corso. La questione israelo-palestinese continua a essere uno dei temi più divisivi sia a livello nazionale che internazionale, e le dichiarazioni di Swinney potrebbero avere ripercussioni significative nel dibattito pubblico e nella politica estera del Regno Unito.

Impatto delle affermazioni di Swinney

Le affermazioni di Swinney, riportate dal Guardian, non solo riflettono il crescente allarme per la situazione a Gaza, ma anche una crescente volontà da parte di leader politici di affrontare questioni delicate e controverse, in un contesto in cui la comunità internazionale è chiamata a prendere posizione su una crisi che dura da decenni. La reazione alla sua dichiarazione sarà monitorata con attenzione, poiché potrebbe influenzare le dinamiche politiche sia in Scozia che nel resto del Regno Unito.

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