Sanzioni statunitensi: Moraes decide di non avvalersi della difesa del governo Lula

Egidio Luigi

Agosto 1, 2025

Il giudice della Corte Suprema di Brasilia, Alexandre de Moraes, recentemente colpito da sanzioni imposte da Washington, ha comunicato al presidente Luiz Inacio Lula da Silva la sua volontà di non intraprendere, almeno per il momento, alcuna azione legale a difesa personale negli Stati Uniti da parte del governo brasiliano.

Rifiuto di stabilire relazioni

Durante una cena tenutasi il 2 dicembre 2025 al Palazzo da Alvorada, Moraes ha espresso il suo rifiuto di stabilire relazioni con gli Stati Uniti. Nonostante ciò, non si esclude la possibilità che l’Avvocatura Generale dell’Unione (Agu) possa intraprendere un’azione internazionale a sostegno del giudice. Lula, da parte sua, ha dato mandato all’Agu di rappresentare Moraes presso i tribunali americani per contestare le misure adottate dall’ex presidente Donald Trump, ma il giudice ha rinunciato all’offerta.

Strategie legali del governo

Il governo Lula sta considerando due potenziali strategie per avviare una causa negli Stati Uniti contro l’applicazione della legge Magnitsky, che colpisce direttamente Moraes. Una delle opzioni prevede l’incarico a uno studio legale statunitense di rappresentare il giudice in modo diretto. L’altra possibilità consiste nel richiedere alla Corte Suprema degli Stati Uniti di esprimere un parere riguardo alla sovranità delle istituzioni brasiliane, inclusa la magistratura.

Tensioni tra Brasilia e Washington

Questa situazione evidenzia le tensioni tra Brasilia e Washington, mettendo in luce le sfide legali e diplomatiche che il governo brasiliano si trova ad affrontare. Le decisioni future riguardo a come procedere potrebbero avere ripercussioni significative sia a livello nazionale che internazionale.

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