L’inviato della Casa Bianca, Steve Witkoff, ha raggiunto il centro di distribuzione degli aiuti umanitari della Gaza Foundation a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, il 2 dicembre 2025. Secondo le informazioni diffuse dalle televisioni israeliane, il convoglio di Witkoff è stato immortalato in una foto che mostra una folla di palestinesi in attesa di ricevere pacchi alimentari.
Witkoff ha intrapreso questa missione insieme all’ambasciatore statunitense in Israele, Mike Huckabee. Il governo di Washington sta elaborando un nuovo piano per facilitare la distribuzione degli aiuti nella Striscia. La Casa Bianca ha comunicato che Witkoff e Huckabee “ispezioneranno i siti di distribuzione per pianificare una maggiore fornitura di cibo e interagiranno con la popolazione locale di Gaza per comprendere direttamente la drammatica situazione sul campo”. Al termine della visita, i due funzionari riferiranno al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, prima dell’approvazione del nuovo piano.
Violazioni dei diritti umani
Le forze israeliane operative nei centri di distribuzione degli aiuti a Gaza sono accusate dalla ONG Human Rights Watch (Hrw) di aver aperto il fuoco su civili palestinesi affamati, con atti che configurano gravi violazioni del diritto internazionale e crimini di guerra. Secondo l’organizzazione, incidenti mortali si sono verificati quasi quotidianamente nei pressi dei quattro siti gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), in coordinamento con l’esercito israeliano. Le Nazioni Unite hanno riportato che almeno 859 palestinesi sono stati uccisi mentre tentavano di accedere agli aiuti della GHF tra il 27 maggio e il 31 luglio 2025, la maggior parte dei quali per mano delle forze israeliane.
La grave crisi umanitaria è descritta come il risultato dell’uso della fame dei civili da parte di Israele come strumento di guerra, un crimine di guerra, e della continua negazione intenzionale di aiuti e servizi essenziali, che secondo Hrw configurano atti di genocidio. Belkis Wille, vicedirettrice per le crisi e i conflitti di Human Rights Watch, ha dichiarato: “Le forze israeliane non solo stanno affamando deliberatamente i civili palestinesi, ma ora li uccidono quasi ogni giorno mentre cercano disperatamente cibo per le loro famiglie”.
L’organizzazione ha esortato gli Stati a premere sulle autorità israeliane affinché cessino immediatamente l’uso della forza letale contro i civili palestinesi e revocano le restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari. Hrw ha anche richiesto che le Nazioni Unite e altre organizzazioni umanitarie siano autorizzate a riprendere la distribuzione di aiuti su larga scala in Gaza, in conformità con gli standard umanitari e le sentenze della Corte internazionale di giustizia.
Attacco dei coloni
L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riportato che il 2 dicembre 2025, coloni israeliani hanno condotto un attacco violento nel villaggio di Susiya, situato a sud di Hebron, in Cisgiordania. Durante l’incursione, sono stati incendiati un veicolo appartenente ad attivisti stranieri e alcune cisterne d’acqua, mentre diverse abitazioni sono state bersagliate, inclusa una che ospitava un gruppo di volontari internazionali.
Osama Makhamera, attivista locale, ha dichiarato a Wafa che coloni armati provenienti da un avamposto illegale nelle vicinanze hanno assaltato il villaggio. Gli aggressori avrebbero utilizzato un gas non identificato all’interno di una casa, dove si trovavano membri della famiglia Shareiteh e diversi attivisti internazionali. Inoltre, i coloni hanno lanciato molotov e pietre contro un’altra abitazione, ma gli abitanti sono riusciti a spegnere l’incendio prima che si propagasse, evitando feriti.
Attacchi dell’IDF
Fonti ospedaliere nella Striscia di Gaza hanno riportato che almeno 10 palestinesi sono stati uccisi dall’alba del 2 dicembre 2025 a causa degli attacchi dell’Esercito israeliano (IDF). Secondo quanto riferito dall’emittente Al Jazeera, due delle vittime erano in attesa di ricevere aiuti umanitari nei pressi del Corridoio di Morag, a sud di Khan Younis. Questo attacco ha provocato anche oltre 70 feriti tra la popolazione locale.
