Il ministero del Commercio Estero del Costa Rica ha espresso il proprio disappunto riguardo all’aumento dei dazi doganali sulle importazioni verso gli Stati Uniti, che sono passati dal 10% al 15%. Questa decisione, attuata dall’amministrazione di Donald Trump, ha colto di sorpresa i funzionari costaricensi, come riportato dal quotidiano locale El Financiero.
Comunicazione del ministero
Il 1 agosto 2025, a San José, il ministero ha comunicato che la sorpresa è dovuta al fatto che erano già stati avviati due round di trattative per ripristinare una tariffa generale dello 0%. Attraverso un comunicato ufficiale, il ministero ha sottolineato come il Costa Rica abbia agito in buona fede durante questi negoziati, cercando di garantire migliori condizioni di accesso per le proprie esportazioni verso il mercato statunitense.
Posizione del ministero
Il ministero ha dichiarato: “Questo cambiamento avviene nel contesto di un processo negoziale in cui il Costa Rica ha agito in buona fede, difendendo con fermezza il ripristino di migliori condizioni di accesso per le nostre esportazioni.” Nonostante la nuova imposizione tariffaria, il ministero ha confermato che i negoziati continueranno, evidenziando l’impegno del Costa Rica a raggiungere un accordo favorevole.
Tensione nelle relazioni commerciali
Questa situazione rappresenta un punto di tensione nelle relazioni commerciali tra il Costa Rica e gli Stati Uniti, con il governo costaricense che continua a cercare soluzioni che possano favorire le proprie esportazioni. La questione dei dazi è particolarmente rilevante per il Costa Rica, che dipende in gran parte dalle esportazioni verso il mercato statunitense per il proprio sviluppo economico.
Monitoraggio delle politiche commerciali
In un contesto globale in continua evoluzione, le politiche commerciali adottate dalle due nazioni saranno monitorate con attenzione, poiché potrebbero avere un impatto significativo sulle economie locali e sulle opportunità commerciali future. Il ministero del Commercio Estero del Costa Rica rimane fermo nella sua posizione e continuerà a lavorare per garantire le migliori condizioni possibili per le proprie esportazioni, nonostante le sfide attuali.