La Russia ha intensificato le sue operazioni militari contro l’Ucraina, registrando nel mese di luglio 2025 un numero di attacchi aerei senza precedenti dall’inizio dell’invasione nel 2022. Secondo un’analisi condotta dall’agenzia di stampa Afp, il mese scorso l’esercito russo ha lanciato un totale di 6.297 droni a lungo raggio, segnando un incremento del 16% rispetto al mese di giugno e rappresentando il terzo mese consecutivo di crescita in questo tipo di bombardamenti.
Analisi dei bombardamenti russi
L’analisi, che si basa sui dati forniti dalle autoritĆ ucraine, mette in evidenza un’intensificazione dei bombardamenti, nonostante le pressioni internazionali, tra cui gli ultimatum del presidente statunitense Donald Trump. Questo aumento nell’uso dei droni indica una strategia militare russa sempre più aggressiva, con l’obiettivo di colpire infrastrutture e obiettivi strategici in territorio ucraino.
Utilizzo di droni e armamenti
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha comunicato che, nel mese di luglio, le forze russe hanno impiegato oltre 3.800 droni kamikaze di tipo Shahed contro l’Ucraina. In aggiunta, Zelensky ha rivelato che i russi hanno utilizzato più di 5.100 bombe teleguidate e quasi 260 missili di vario tipo, di cui 128 balistici. Questi dati, condivisi attraverso un messaggio su Telegram, evidenziano la gravitĆ della situazione e la continua escalation del conflitto.
Preoccupazioni geopolitiche
La crescente aggressivitĆ della Russia nel conflitto ucraino solleva preoccupazioni non solo per la sicurezza dell’Ucraina, ma anche per la stabilitĆ della regione e le implicazioni geopolitiche a livello globale. Le autoritĆ ucraine continuano a monitorare la situazione e a richiedere supporto internazionale per far fronte a questa ondata di attacchi, che sembrano non mostrare segni di diminuzione.
