Almeno venti vittime e 43 feriti è il tragico bilancio dei bombardamenti russi avvenuti la notte scorsa nelle regioni di Zaporizhzhia e Dnipropetrovsk, nel sud-est dell’Ucraina. Le autorità locali hanno confermato l’accaduto, evidenziando l’intensità degli attacchi.
Attacco mirato a zaporizhzhia
Nella specifica area di Zaporizhzhia, un attacco mirato a un istituto penitenziario ha provocato la morte di 16 persone e ha lasciato 35 feriti. Andriy Yermak, consigliere del presidente ucraino, ha denunciato l’episodio attraverso un post su Telegram, definendolo “un ulteriore crimine di guerra perpetrato dai russi”. Questo attacco si inserisce in un contesto di crescente violenza e tensione nella regione.
Attacchi nella regione di dnipropetrovsk
Parallelamente, nella regione di Dnipropetrovsk, tre attacchi distinti hanno causato la morte di almeno quattro persone e otto feriti. Il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergiy Lysak, ha fornito i dettagli su Telegram, sottolineando l’impatto devastante di questi raid sulla popolazione locale e il clima di paura che continua a serpeggiare tra i cittadini.
Monitoraggio della situazione e impatti del conflitto
Le autorità ucraine stanno monitorando attentamente la situazione, mentre la comunità internazionale continua a seguire con preoccupazione gli sviluppi del conflitto. Gli attacchi indiscriminati contro obiettivi civili, come nel caso dell’istituto penitenziario, sollevano interrogativi sul rispetto delle leggi di guerra e delle convenzioni internazionali. La guerra in Ucraina, iniziata nel 2022, ha già causato migliaia di morti e feriti, e questi ultimi eventi non fanno che aumentare le tensioni e le sofferenze della popolazione.