Dazi: Parigi e Berlino respingono l’accordo commerciale proposto

Marianna Perrone

Luglio 29, 2025

La situazione economica in Europa si fa sempre più complessa, a seguito della recente intesa commerciale stipulata tra la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Questo accordo, firmato in Scozia, doveva rappresentare una soluzione alle crescenti tensioni commerciali, ma le reazioni da parte delle principali potenze europee non si sono fatte attendere.

Le reazioni di Francia e Germania

Francia e Germania, due dei principali attori economici del continente, hanno espresso il loro disappunto riguardo alle nuove tariffe al 15% previste dall’accordo. Il presidente francese ha manifestato una reazione decisamente negativa, evidenziando le preoccupazioni per l’impatto che tali misure potrebbero avere sull’economia francese e, più in generale, sull’Unione Europea. Anche il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha condiviso sentimenti simili, dichiarando di non essere soddisfatto delle condizioni stabilite.

In contrasto, la Spagna ha adottato un approccio più cauto. Il premier spagnolo, Pedro SĆ”nchez, ha dichiarato di sostenere l’accordo, sebbene senza mostrare un particolare entusiasmo. Questo atteggiamento riflette una strategia di prudenza, in un contesto in cui le incertezze economiche sono aumentate.

Il contesto dell’accordo commerciale

L’accordo commerciale ĆØ stato concepito per evitare l’imposizione di dazi unilaterali al 30% da parte degli Stati Uniti, una misura che avrebbe avuto conseguenze devastanti per le economie europee. Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione Europea, ha definito il patto come “il miglior compromesso possibile”. Tuttavia, il clima di sfiducia e le preoccupazioni per le ripercussioni sulle industrie chiave e sulla crescita economica dell’Europa sono palpabili.

La moneta unica, l’euro, ĆØ stata immediatamente colpita da queste notizie, subendo una pressione che riflette le preoccupazioni crescenti tra gli investitori e gli analisti. La situazione evidenzia quanto sia delicato l’equilibrio commerciale tra Europa e Stati Uniti, e come le decisioni politiche possano avere ripercussioni dirette sulle economie nazionali.

Le implicazioni per l’Unione Europea

Le tensioni che emergono da questo accordo commerciale mettono in luce le fragilitĆ  dell’Unione Europea nel gestire le relazioni commerciali con potenze globali come gli Stati Uniti. Le divergenze di opinione tra i vari Stati membri potrebbero complicare ulteriormente il processo di integrazione economica e politica.

L’atteggiamento di Francia e Germania, che si oppongono alle tariffe, potrebbe portare a una maggiore frammentazione all’interno dell’Unione, mentre la posizione più moderata della Spagna potrebbe indicare una spaccatura tra le nazioni del sud e quelle del nord Europa. La capacitĆ  dell’Unione di affrontare queste sfide dipenderĆ  dalla volontĆ  dei suoi membri di collaborare e trovare un terreno comune.

Il futuro delle relazioni commerciali transatlantiche rimane incerto, e le prossime settimane saranno cruciali per osservare come le varie capitali europee reagiranno a questo accordo e quali misure adotteranno per proteggere i propri interessi economici.

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