Onu: gli aiuti umanitari a Gaza restano insufficienti e limitati

Marianna Perrone

Luglio 28, 2025

Il 15 gennaio 2025, il responsabile umanitario delle Nazioni Unite, Tom Fletcher, ha rilasciato un’intervista ad Al Jazeera, evidenziando la necessità urgente di un incremento significativo degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Fletcher ha descritto la situazione attuale come “una goccia nell’oceano”, sottolineando che le consegne di aiuti finora effettuate non sono sufficienti a soddisfare le esigenze della popolazione colpita.

Preoccupazioni sui limiti operativi

Fletcher ha espresso preoccupazione riguardo ai limiti operativi imposti dalla situazione sul terreno. “Non possiamo presentarci e attraversare il confine. Questo è ciò che dovremmo poter fare, è ciò che richiede il diritto internazionale, ma non siamo ancora a quel punto”, ha dichiarato, facendo riferimento ai rischi per la sicurezza, ai valichi chiusi, al rifiuto dei visti e ai ritardi doganali che ostacolano le operazioni umanitarie.

Crisi alimentare a Gaza

La crisi alimentare a Gaza è una delle questioni più gravi sollevate da Fletcher. “A Gaza c’è una fame dilagante”, ha affermato, evidenziando la necessità di mobilitare risorse per fornire aiuti alimentari e altri beni essenziali. Ha inoltre sottolineato l’importanza di valutare l’efficacia delle azioni intraprese, affermando: “Ci stiamo mobilitando per consegnare il più possibile… ma giudicheremo il nostro lavoro dai risultati”.

Situazione critica nella Striscia di Gaza

La situazione nella Striscia di Gaza continua a essere critica, con la popolazione che soffre a causa di carenze di cibo e beni di prima necessità. Le Nazioni Unite stanno cercando di ampliare gli sforzi umanitari, ma la realizzazione di questi obiettivi dipende da una serie di fattori esterni, tra cui la sicurezza e l’accesso ai valichi di confine.

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