Lunedì 28 luglio 2025, l’esercito israeliano ha rilasciato dichiarazioni riguardanti la situazione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Secondo le autorità militari, non ci sarebbero restrizioni all’ingresso dei camion carichi di aiuti, ma piuttosto difficoltà legate alla raccolta e alla distribuzione degli stessi. La questione è emersa in un contesto di crescente preoccupazione per la situazione umanitaria nella regione.
Visita al valico di Kerem Shalom
L’esercito israeliano ha invitato alcuni giornalisti al valico di Kerem Shalom, situato al confine con Gaza, per mostrare i materiali umanitari accumulati in attesa di essere distribuiti. Durante la visita, è stata mostrata una serie di camion, che secondo le autorità israeliane, erano pronti per il trasferimento di aiuti. Tuttavia, un video diffuso dall’ente che gestisce gli aiuti a Gaza ha rivelato che circa 950 camion delle Nazioni Unite erano in attesa di essere ritirati e distribuiti nel territorio palestinese. Questo ha sollevato interrogativi sulla reale capacità di Israele di facilitare l’ingresso degli aiuti.
Le dichiarazioni delle Nazioni Unite
L’agenzia delle Nazioni Unite ha espresso preoccupazione per la propria incapacità di fornire aiuti sufficienti a causa delle limitazioni imposte da Israele e del deterioramento delle condizioni di sicurezza nella Striscia di Gaza. L’OCHA (Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari) ha segnalato che le forze israeliane hanno frequentemente negato o ritardato il coordinamento necessario per i movimenti di aiuti. Questo scenario ha portato esperti a lanciare allarmi riguardo a un potenziale rischio di carestia nella regione, aggravato dal blocco israeliano e dalle operazioni militari in risposta all’attacco di Hamas avvenuto il 7 ottobre 2023.
Il contesto della crisi umanitaria
La situazione nella Striscia di Gaza continua a destare preoccupazioni a livello internazionale. Le restrizioni imposte da Israele, unite a un contesto di conflitto prolungato, hanno portato a una crisi umanitaria che colpisce milioni di persone. Gli esperti avvertono che senza un intervento significativo, la popolazione di Gaza rischia di trovarsi in una situazione di emergenza alimentare, con conseguenze devastanti per la salute e il benessere dei cittadini. La comunità internazionale sta monitorando da vicino gli sviluppi, con l’auspicio che si possa trovare una soluzione duratura alla crisi umanitaria e che gli aiuti possano finalmente raggiungere chi ne ha più bisogno.
