Gaza in crisi: l’emergenza cibo si aggrava a causa dei bombardamenti

Marianna Perrone

Luglio 28, 2025

Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano, ha recentemente dichiarato che le accuse di una campagna di **carestia** a **Gaza** sono “una sfacciata bugia”. Durante un intervento pubblico, ha sostenuto che non vi sia **fame** nella **Striscia**, ma le sue affermazioni si scontrano con la realtà documentata. Le immagini strazianti di **neonati** in condizioni estreme di **malnutrizione** e i rapporti delle **Nazioni Unite** raccontano una storia ben diversa. Secondo le stime, solo nell’ultimo mese, 63 persone sono decedute a causa della **fame** nella **Striscia di Gaza**.

Le vittime più vulnerabili

Le **vittime** più vulnerabili di questa **crisi umanitaria** sono le **donne** e i **bambini**. Questi ultimi, spesso più deboli e meno in grado di competere per il **cibo** scarso che riesce ad entrare nell’enclave, affrontano una lotta quotidiana per la **sopravvivenza**. Le **organizzazioni umanitarie** faticano a garantire un flusso costante di **aiuti**, e la situazione sta rapidamente deteriorandosi. Il rischio è che gli **aiuti** arrivino troppo tardi e in quantità insufficiente per fare la differenza nella vita di molti **bambini affamati**.

La crisi alimentare a Gaza

La **crisi alimentare** a **Gaza** è ulteriormente aggravata dalla difficile situazione **politica** e dalle limitazioni imposte ai **rifornimenti**. La popolazione, già provata da anni di **conflitti** e bloccata in un territorio ridotto, è in uno stato di **emergenza**. La mancanza di accesso a **cibo** e **risorse essenziali** ha portato a un incremento dei casi di **malnutrizione**, specialmente tra i più giovani. Le **organizzazioni internazionali** esortano una risposta immediata e coordinata per affrontare questa **emergenza**, affinché gli **aiuti** possano raggiungere chi ne ha più bisogno.

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