Ucraina e Russia raggiungono un accordo per un nuovo scambio di prigionieri

Marianna Perrone

Luglio 24, 2025

Si è concluso senza risultati significativi il terzo round di trattative tra Ucraina e Russia, tenutosi a Istanbul il 15 gennaio 2025. L’incontro, della durata di poco più di trenta minuti, ha portato alla decisione di un nuovo scambio di prigionieri: ciascuna parte restituirà 1.200 detenuti, oltre alla restituzione dei corpi di settemila soldati ucraini.

Intenzioni di Kiev

Gli emissari di Kiev si erano presentati con l’intenzione di ottenere l’approvazione per un incontro bilaterale tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il leader russo Vladimir Putin. Tuttavia, le speranze sono state smorzate dalle dichiarazioni di Vladimir Medinsky, capo della delegazione russa, il quale ha affermato che il presidente del Cremlino sarebbe disposto a firmare un accordo solo se questo fosse già stato definito in anticipo. Medinsky ha dichiarato in modo categorico: “Una riunione per ridiscutere tutto da capo non ha senso”.

Pressioni americane

Questi negoziati sono stati avviati in seguito alle pressioni esercitate dal presidente americano Donald Trump, che ha imposto a Mosca un termine di 50 giorni per porre fine al conflitto e prevenire severe sanzioni. Nonostante ciò, al momento non sembra che le parti siano disposte a deporre le armi.

Attacchi e situazione tesa

Nella notte precedente ai colloqui, attacchi russi hanno colpito le regioni di Kharkiv e Kherson, causando la morte di quattro persone e lasciando almeno una trentina di feriti. La situazione continua a rimanere tesa e incerta, con entrambe le nazioni che si preparano a ulteriori sviluppi nel conflitto.

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