Il nuovo incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina si svolgerà oggi, 5 gennaio 2025, alle 19 ora locale, corrispondenti alle 18 in Italia. La sede prescelta per i colloqui è il Palazzo Ciragan, un’imponente struttura di epoca ottomana affacciata sul Bosforo, a Istanbul. A presiedere l’incontro sarà il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, affiancato dal direttore dei servizi segreti turchi, Ibrahim Kalin, e dal capo di Stato maggiore dell’Esercito di Ankara, Metin Guarak. La delegazione russa sarà guidata da Vladimir Medinsky, consigliere del presidente Vladimir Putin, e dal vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Galuzin. Da parte ucraina, il segretario del Consiglio nazionale della Difesa e della Sicurezza, Rustem Umerov, condurrà la delegazione, accompagnato dal primo vice segretario per gli affari esteri, Sergiy Kyslytsya.
Colloqui a Istanbul: un nuovo passo verso la pace
I colloqui tra russi e ucraini a Istanbul inizieranno “questa sera”, come riportato dall’agenzia russa Tass, citando fonti all’interno della delegazione di Mosca, che ha raggiunto la città turca oggi stesso. Questo incontro rappresenta la terza tornata di negoziati tra le due nazioni, dopo i precedenti incontri avvenuti il 16 maggio e il 2 giugno. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fortemente voluto questo appuntamento, dichiarando che “l’Ucraina è pronta a lavorare nel modo più produttivo possibile” per trovare una soluzione pacifica al conflitto in corso.
Da parte sua, Mosca ha avvertito che non bisogna aspettarsi “miracoli o svolte improvvise” dai negoziati. In aggiunta, il governo russo ha annunciato la preparazione di controsanzioni nei confronti di rappresentanti delle istituzioni europee e di Paesi membri dell’Unione Europea, in risposta agli ultimi pacchetti di sanzioni adottati dall’UE.
Dichiarazioni del Cremlino
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha confermato l’avvio dei negoziati con l’Ucraina a Istanbul, sottolineando che l’obiettivo dei colloqui è quello di “concordare i memoranda” presentati da entrambe le parti in preparazione di un eventuale incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Peskov ha evidenziato che, senza aver completato questo lavoro preliminare, non sarebbe opportuno fissare incontri specifici. Ha descritto il processo come “complesso e impegnativo”, richiedente attenzione e dedizione.
Le perdite russe dall’inizio del conflitto
Secondo il rapporto dello Stato maggiore delle forze armate ucraine, la Russia ha subito perdite considerevoli dall’inizio della sua invasione su vasta scala, avvenuta il 24 febbraio 2022. Le stime indicano che le forze russe hanno perso circa 1.045.220 soldati, cifra che include le 970 vittime registrate solo nella giornata di ieri. Il rapporto specifica ulteriormente che la Russia ha visto la distruzione di 11.041 carri armati, 23.037 veicoli corazzati da combattimento, 56.041 veicoli e serbatoi di carburante, 30.722 sistemi di artiglieria, 1.446 sistemi di lancio multiplo di razzi, 1.199 sistemi di difesa aerea, 421 aerei, 340 elicotteri, 47.552 droni, 28 navi e imbarcazioni, oltre a un sottomarino.
Le trattative di oggi a Istanbul rappresentano un momento cruciale in un conflitto che ha già causato enormi perdite e sofferenze, con la comunità internazionale che osserva attentamente gli sviluppi.
