Nel 2025, l’analisi condotta da First Cisl Roma e Rieti mette in luce una significativa finanziarizzazione dell’economia, accompagnata da una contrazione del credito destinato all’economia reale. Nonostante gli sforzi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), il numero di sportelli bancari continua a diminuire. Nel 2024, gli impieghi nei settori produttivi hanno mostrato una sostanziale immobilità , registrando una flessione di 1,3 miliardi rispetto all’anno precedente, mantenendosi attorno ai 64 miliardi, un valore simile a quello del 2023.
Impieghi nei settori produttivi a Roma
L’analisi evidenzia che gli impieghi verso le attività industriali a Roma hanno subito un calo del 52,1%, un dato ben al di sopra della media nazionale che si attesta a 27,6%, e del 19,9% della provincia di Milano. Per quanto riguarda il settore delle costruzioni, la contrazione del credito è ancora più marcata, con una riduzione del 73,2% nell’area romana, rispetto al 70,1% a livello nazionale e al 43,8% di Milano. Nel settore dei servizi, il credito ha mostrato una diminuzione del 28,5% a Roma, confrontato con il 29,0% nazionale e il 16,1% di Milano. Tuttavia, sul fronte delle famiglie consumatrici, la provincia di Roma ha registrato un incremento nominale del 19,8%, superando il 17,4% nazionale e il 32,0% di Milano.
Finanziamenti alle società finanziarie
Contrariamente ai dati precedenti, le società finanziarie a Roma hanno visto un incremento del credito del 44,4%, in netto contrasto con la tendenza nazionale che ha registrato una diminuzione del 15,5% e un calo del 6,0% nella provincia di Milano. Questo fenomeno, secondo la ricerca, non solo conferma la tradizionale terziarizzazione dell’economia romana, ma evidenzia anche una crescente finanziarizzazione. Tale fenomeno, piuttosto che favorire la creazione di ricchezza attraverso il supporto alle attività produttive locali, sembra limitarsi all’estrazione di valore a breve termine da operazioni finanziarie, spesso caratterizzate da mera intermediazione. Ciò comporta il rischio di una diminuzione del contributo al PIL locale nel medio termine.
Credito alle famiglie consumatrici
Un dato significativo riguarda il credito accordato alle famiglie consumatrici, che ha mostrato per la prima volta dal 2010 una flessione a valori costanti del 2,50%. Questo calo è indicativo di una difficoltà economica diffusa, che si riflette nelle aspettative di consumatori e investitori, i quali iniziano a ridurre le proprie spese. Tale situazione rappresenta un chiaro segnale di incertezza riguardo al futuro economico. Nonostante il 2024 sia stato caratterizzato da un intenso impegno nella realizzazione di opere giubilari e di progetti legati agli obiettivi del PNRR, rimangono dubbi su quale sarebbe stata la situazione senza tali interventi, storicamente unici.
Proposte per il rilancio economico
Per affrontare la situazione descritta, First Cisl Roma e Rieti propone la creazione di un Osservatorio economico che coinvolga le istituzioni locali, le banche, le associazioni imprenditoriali, i sindacati, le associazioni dei cittadini e le università . Questo organismo avrebbe il compito di identificare opportunità di sviluppo e crescita economica, sociale e culturale per la Capitale. Gino Forcina, Segretario generale di First Cisl Roma e Rieti, sottolinea l’importanza dello sviluppo dell’area romana e il ruolo cruciale del credito come stimolo per l’economia reale. L’organizzazione continuerà a monitorare l’andamento della raccolta e degli impieghi nell’area metropolitana di Roma, sottolineando che ogni attore istituzionale, economico e sociale deve contribuire attivamente al rilancio della qualità sociale ed economica della Capitale.
