L’Amazzonia brasiliana ha registrato un incremento del 163% nel degrado forestale negli ultimi due anni, secondo un’indagine realizzata dalla Fondazione di sostegno alla ricerca dello stato di San Paolo (Fapesp) e pubblicata sulla rivista Global Change Biology. Questo report evidenzia che, sebbene la deforestazione abbia raggiunto il livello più basso degli ultimi dieci anni, il degrado delle foreste, sebbene meno evidente, si sta affermando come una delle sfide più gravi per il Brasile, che a novembre 2025 ospiterà la Cop30.
Dettagli dello studio sull’amazzonia
Un’analisi condotta dall’Istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe) e dall’Università di San Paolo ha rivelato che tra il 2023 e il 2024 si sono degradati 25.023 chilometri quadrati di foresta pluviale amazzonica, un’area equivalente a quella di Israele. Questo dato allarmante mette in luce la gravità della situazione ecologica nella regione, dove il degrado forestale rappresenta una minaccia per la biodiversità e le comunità locali.
Cause del degrado forestale
Il 66% dell’area colpita è stato devastato da incendi boschivi, alimentati da una combinazione di fattori, tra cui siccità prolungate, temperature record e pratiche agricole dannose come la combustione dei terreni e il disboscamento selettivo. Questi incendi non solo distruggono la vegetazione, ma contribuiscono anche a una diminuzione della qualità dell’aria e a un aumento delle emissioni di carbonio, aggravando ulteriormente la crisi climatica.
Impatto sull’ecosistema
La scarsità di precipitazioni e l’innalzamento delle temperature hanno compromesso la salute degli alberi, rendendoli più vulnerabili a danni e malattie. Questo ha portato a una significativa perdita di funzionalità ecologica nelle aree forestali rimaste. La diminuzione della vitalità degli ecosistemi forestali non solo minaccia la flora e la fauna locali, ma ha anche ripercussioni dirette sulle popolazioni indigene e sulle comunità che dipendono dalle risorse forestali per la loro sussistenza.
La situazione attuale dell’amazzonia richiede interventi urgenti e strategie efficaci per contrastare il degrado e promuovere la conservazione, specialmente in vista della Cop30, dove i leader mondiali si riuniranno per discutere questioni ambientali cruciali.