La giustizia dello Stato di Amazonas, in Brasile, ha recentemente dato seguito a una denuncia presentata dalla Procura federale, accusando Rubén Dario Villar, noto con il soprannome di Colombia, di essere il mandante degli omicidi dell’indigenista Bruno Pereira e del giornalista britannico Dom Phillips. La notizia è stata riportata dall’agenzia Agência Brasil.
Il duplice omicidio nel Vale do javari
L’omicidio di Bruno Pereira e Dom Phillips risale a tre anni fa, precisamente nel mese di giugno 2022, e si è verificato nella regione del Vale do Javari, un’area situata tra i comuni di Guajará e Atalaia do Norte, al confine tra Brasile, Colombia e Perù. Questo crimine ha suscitato grande attenzione sia a livello nazionale che internazionale, evidenziando le problematiche legate alla sicurezza degli attivisti ambientali e dei giornalisti che operano in zone ad alto rischio.
Le accuse contro Rubén dario villar
Rubén Dario Villar, che risulta di origine peruviana, era già stato incriminato dalla Polizia federale lo scorso novembre per il suo ruolo come mandante dell’omicidio. Oltre a questa accusa, Villar è coinvolto in altri procedimenti legali per reati legati al narcotraffico, alla pesca illegale e all’uso di documenti falsi. La sua posizione di leader nel traffico di pesce illegale nella regione ha portato a conflitti con coloro che si oppongono a tali attività, inclusi Pereira e Phillips.
Il contesto della pesca illegale
Secondo le informazioni fornite dall’accusa, l’omicidio di Bruno Pereira e Dom Phillips sarebbe stato orchestrato per fermare le loro attività di sensibilizzazione riguardo alla pesca illegale, un problema che affligge gravemente le comunità indigene locali. Entrambi gli uomini stavano promuovendo l’educazione ambientale e cercando di proteggere i diritti delle popolazioni indigene, il che li ha messi in diretta opposizione con Villar e i suoi interessi illeciti. Con la denuncia di Villar, il numero totale delle persone accusate per questo duplice omicidio sale a nove, sottolineando la complessità e l’ampiezza delle indagini in corso.
La continua esposizione di questi crimini e la loro connessione con il traffico illegale di risorse naturali evidenziano l’urgenza di adottare misure più efficaci per garantire la sicurezza di coloro che difendono l’ambiente e i diritti delle popolazioni indigene in Brasile.