Alcuni giornalisti sono stati arrestati a Mosca il 15 marzo 2025 durante una manifestazione contro le restrizioni imposte all’internet. Tra i fermati figura anche un dimostrante solitario. L’evento, organizzato dall’ex candidato presidenziale Boris Nadezhdin, si è svolto davanti alla Duma di Stato, la camera bassa del Parlamento russo. Durante la manifestazione, si attendeva che l’assemblea legislativa esaminasse in terza e ultima lettura un disegno di legge controverso, il quale prevede di rendere illegale la ricerca di “materiali estremisti”, anche attraverso l’uso di VPN.
Contesto della manifestazione
In questo contesto, Meta e altre piattaforme sono state etichettate come “estremiste” dalle autorità russe, aumentando le tensioni già esistenti tra il governo e le fonti di informazione indipendenti. Nadezhdin ha dichiarato di aver richiesto ufficialmente il permesso per tenere la manifestazione, ma la sua domanda è stata respinta dalle autorità di Mosca.
Repressione dei media dissidenti
Dalla decisione del presidente russo Vladimir Putin di inviare truppe in Ucraina nel febbraio 2022, le autorità russe hanno intensificato la repressione nei confronti dei media dissidenti. Sono stati bloccati numerosi canali informativi e l’accesso a piattaforme come X, Facebook e Instagram è stato interrotto. In aggiunta, YouTube ha subito interruzioni di servizio su larga scala, limitando ulteriormente la libertà di espressione nel paese.
La lotta per la libertà di informazione
Questa manifestazione rappresenta un ulteriore passo nella crescente tensione tra il governo russo e i cittadini che si oppongono alle restrizioni imposte, evidenziando la lotta per la libertà di informazione e di espressione in un contesto di crescente repressione.
