A distanza di 31 anni dall’omicidio irrisolto di Antonella Di Veroli, la commercialista trovata priva di vita nel 1994 a Roma, la Procura della Repubblica ha deciso di riaprire le indagini, affidando il caso ai Carabinieri del nucleo investigativo. Questo nuovo impulso investigativo è stato attivato a seguito di una richiesta presentata nell’aprile del 2024 dall’avvocato Giulio Vasaturo, legale della famiglia Di Veroli.
Esame dei reperti
Le autorità stanno ora esaminando un insieme di reperti che erano stati sequestrati al momento dei fatti, tra i quali si trovano bossoli di piccolo calibro. Gli inquirenti, avvalendosi delle moderne tecnologie investigative, si concentreranno anche su un’impronta rinvenuta su un’anta dell’armadio in cui fu scoperto il corpo di Antonella. Questo nuovo approccio potrebbe rivelare elementi cruciali per fare luce su un delitto che ha scosso la comunità e rimane irrisolto da decenni.
Dettagli dell’omicidio
Antonella Di Veroli fu assassinata nel suo appartamento situato nel quartiere Monteverde di Roma, colpita da un proiettile alla testa. Dopo l’omicidio, il suo corpo venne nascosto in un armadio, con un sacchetto di plastica posizionato sulla testa. La sorella della vittima, Carla Di Veroli, ha dichiarato attraverso il proprio legale: “In questo momento non rilascio dichiarazioni per rispetto verso il prezioso lavoro degli inquirenti, nei confronti dei quali, io e la mia famiglia, riponiamo profonda fiducia e gratitudine”.
Nuovi sviluppi nel caso
L’interesse per il caso di Antonella Di Veroli è rinvigorito dalla possibilità di nuovi sviluppi, grazie all’analisi di prove che potrebbero finalmente portare a una soluzione di questo tragico episodio che ha segnato la vita di una famiglia e di una comunità intera. La Procura e i Carabinieri sono ora impegnati in un lavoro meticoloso, con la speranza di ottenere risultati significativi che possano fare chiarezza su un caso che ha atteso giustizia per troppi anni.